Pianista jazz, scrittore, conduttore radiofonico e esecutore di classici contemporanei. E ora anche conduttore tv. Stefano Bollani presenta Sostiene Bollani, programma di Raitre in partenza domenica prossima, per un totale di 6 puntate, alle 23.30. A La Stampa il pianista ha raccontato il suo debutto da conduttore:
Che mi facciano fare un programma in televisione sembra incredibile anche a me: non ci credo ancora e non ci crederò fino a quando andremo in onda. Il bello è che non abbiamo punti di riferimento: l’ultimo programma musicale che non sia una lezione e neppure X-Factor forse risale a Lelio Luttazzi. Il mio obiettivo è creare un ambiente in cui si suona, ci si diverte e si racconta anche qualcosa sulla musica.
Sostiene Bollani sarà articolato così:
Avremo tre ospiti a puntata, jazzisti, cantanti pop e attori, e spero che i miei 50 minuti siano pieni di cose inedite. Se qualcuno viene a presentare il nuovo disco non mi interessa, se viene per suonare con me, sì. Sono io solo con il pianoforte, in uno studio con il pubblico, in diretta. Voglio raccontare la musica ma voglio anche che la gente stia attaccata allo schermo. Vogliamo ospiti che non siano quelli che si vedono tutti i giorni in tv, ma questo è facile: la tv è autoreferenziale, girano sempre gli stessi.
Rispetto alla sua collaborazione con cantanti pop Bollani dice:
Da bambino volevo fare il cantante pop, adesso mi concedo il privilegio di lavorare solo con chi mi piace. Il jazz è la mia passione, ma quando lavoro a un disco di un cantante pop di solito lo faccio per piacere mio, perché fortunatamente non ho bisogno di guadagnare e perché essere chiamato a fare la ciliegina sulla torta, senza che ci sia vero trasporto, mi sembra un po’ triste. Se non c’è affetto, non servo a niente.
Inoltre, dopo aver suonato Gershwin, Bollani si dedicherà a brene a Ravel; ma il jazzista rassicura di non aver intenzione di diventare musicista classico. Per il momento l’unica metamorfosi è quella in conduttore tv.