Il Festival di Sanremo ”e’ principalmente un palinsesto televisivo, contornato dalla musica, perche’ la musica non ha piu’ l’importanza di una volta”. I talent show? ”In Italia e all’estero sono la nuova frontiera per chi vuole fare musica. Ma non farei mai il giudice”. Cosi’ ha dichiarato all’agenzia ANSA Pino Daniele, che il 22 gennaio esce con Tutta n’ata storia-Vai mo’-Live in Napoli, cd/dvd del concerto del 2008 in Piazza del Plebiscito, dove tornera’ il 12 luglio insieme a colleghi di sempre e grandi ospiti.Nonostante non abbia una grande opinione del Festival di Sanremo, occorre comunque ricordare che il blues-man napoletano vi ha preso parte nel 2001, ospite dell’edizione condotta da Raffaella Carrà.
Quell’anno il cantante partenopeo fece scalpore in conferenza stampa, in quanto disse a proposito della visita dell’allora leader del Carroccio Umberto Bossi nella sua città: “E’ uno schifo che sia venuto a Napoli. Bossi che canta Maruzzella? E’ un uomo di m ….”. Arrivò puntuale la querela del Senatùr. La ruggine però risaliva a ben dieci anni prima, quando in O’scarrafone, Daniele cantava: “Questa lega è una vergogna, noi crediamo alla cicogna e corriamo da mammà”.
Nel 2009 lo abbiamo rivisto per supportare la sua “pupilla”Silvia Apri le, reduce dal talent show X Factor, allora in onda ancora su Raidue. In Sanremo 2009, il funambolico Paolo Bonolis, conduttore della manifestazione, volle che i giovani in gara fossero proposti da altisonanti nomi della musica italiana. Per la cronaca, vinse Arisa, che pur facendosi affiancare in quell’occasione da Lelio Luttazzi, in realtà arrivò all’Ariston perchè aveva conquistato uno dei due posti disponibili adibiti ai cantanti di Sanremolab. Paolino inoltre si inventò una competizione web sempre rivolta ai giovani, col vincitore che si sarebbe dovuto esibire con l’orchestra nel corso della serata finale. Vinse Ania con Buongiorno gente. Forse sarebbe stato meglio dire addio, perchè da allora non si è più vista.