E’ fatta, il Festival di Sanremo è ormai finito con tanto di vittoria di Marco Mengoni. Il suo brano L’essenziale non ha mai abbandonato il primo posto nella classifica provvisoria, la vera sorpresa è stata vedere Elio e le storie tese sul podio, al posto di un qualsiasi ex concorrente di talent.
La vittoria, tuttavia, è andata a Marco Mengoni, già star di X Factor, che ha voluto dedicare il suo premio a Luigi Tenco, dopo aver distrutto, solo la sera prima, il suo celebre brano “Ciao amore ciao”. Sul podio anche i Modà, con il loro brano Se si potesse non morire, già diventato tormentone per i fan e non solo, perché saremo tutti costretti ad ascoltarlo da qui in avanti in radio. Ma tirando le somme di questo festival, com’è andata nel complesso? Fabio Fazio ha avuto il merito di non voler strafare. Difficile raggiungere la perfezione, il Festival a tratti è risultato particolarmente noioso, ma c’è da dire anche che con un evento del genere c’è un’ampia fetta di pubblico da accontentare, mentre un altro merito è stato quello di non esagerare con gli ospiti internazionali e di puntare sulla qualità. La pecca è stata forse l’idea di una versione extra-large di una puntata di Che tempo che fa. Ecco alcuni momenti sì e momenti no, in ordine sparso.
Momenti no
Come ogni Festival che si rispetti, anche Sanremo 2013 ha avuto la sua bella ondata di polemiche: dall’arrivo di Carla Bruni alle contestazioni per Crozza, passando per gli stilisti, che non hanno dato proprio il meglio.
Tra i momenti no rientra di diritto la gaffe di Roberto Giacobbo sui meteoriti: a poche ore dalla sua affermazione “Nessun meteorite colpirà la terra” in Russia ci sono stati più di 500 feriti. E se vogliamo parlare di gaffes, tra i momenti no rientra anche Toto Cutugno e quel pizzico di razzismo con Angelo Ogbonna.
Più che no, momento trash il duetto tra Albano Carrisi e Laura Chiatti, con intervento della Littizzetto sulle note di Felicità. Sì, ne avremmo fatto volentieri a meno.
Momenti no, alcuni dei brani proposti a Sanremo Story: Raphael Gualazzi ha reso irriconoscibile Luce – Tramonti a Nordest, Max Gazzè ha voluto essere particolarmente stonato, Marco Mengoni non ha valorizzato il suo amato Luigi Tenco, Il ragazzo della via Gluck in versione reggae e la frase “Lasciate crescere l’erba!” degli Almamegretta, il duetto Emma Marrone e Annalisa Scarrone: che te lo dico a fare.
Bar Refaeli che suona la batteria: ci hanno provato a non renderla una semplice modella, ma sarebbe stato meglio il contrario.
Claudio Bisio e Neri Marcorè: decisamente sottotono e a tratti un po’ noiosi, i due comici non hanno dato il loro meglio sul palco dell’Ariston. Forse colpa dell’emozione, ma non sono riusciti a coinvolgere e divertire come ci saremmo aspettati.
Le contestazioni a Maurizio Crozza: il comico ha riproposto gag viste e riviste, ma sull’imitazione di Berlusconi è scoppiato il putiferio. Solidarietà a Crozza!
Momenti sì
Protagonista indiscussa dei momenti più esilaranti di questo Sanremo 2013 è stata Luciana Littizzetto, che non ci ha fatto rimpiangere le vallette incapaci di parlare e di divertire. Mettiamo da parte gli abiti e le scarpe creati appositamente per lei, se non ci fossero state le sue battute e i suoi monologhi, non sarebbe stata la stessa cosa. Dalla farfalla di Belen al caschetto di Caterina Caselli, la Littizzetto ha raggiunto l’apice con un sentito monologo contro la violenza sulle donne. Per lei voto 10.
Bianca Balti che inciampa e Luciana Littizzetto che esulta: espressione di tutte le donne invidiose (e forse anche un po’ stanche) delle super modelle, che hanno guardato il Festival sgranocchiando qualcosa di poco salutare.
Elio e le storie tese: tra la canzoncina dello spot Vodafone e le due proposte in gara, gli Elii hanno saputo stupire e divertire ogni sera. La canzone di mononota si è piazzata sul podio e si è aggiudicata il premio della critica, la versione cicciona del gruppo è stata la più esilarante in assoluto, per chiudere il Festival in bellezza.
Duetto Littizzetto – Bruni: lasciamo da parte le inutili polemiche lanciate da Barbara D’Urso sull’ospitata di Carla Bruni. L’ex première dame è andata a Sanremo per cantare ed ha sfoggiato, inaspettatamente, un lato ironico che non conoscevamo, regalando un simpatico duetto insieme a Luciana Littizzetto. A Cesare Battisti non ci pensava nessuno, a parte Barbarella.
Antony and the Johnsons: uno dei momenti più emozionanti dell’intera kermesse, una scelta di gusto che ha permesso a buona parte degli spettatori di conoscere un performer straordinario.
La lettera di Roberto Baggio ai giovani: espressione di sensibilità e saggezza, è stato molto emozionante sentire le parole di una delle leggende del calcio italiano, uno dei pochi che non si è montato la testa e che è sempre rimasto nel cuore di tifosi e non.
Questo Sanremo 2013 purtroppo ci ha regalato la vittoria di Marco Mengoni, ma ha registrato ascolti da record. Fazio è riuscito a seguire la tradizione del festivàl, mettendoci qua e là un pizzico di innovazione: non spudoratamente, ma senza presunzione, giusto quel poco che serviva perché ce ne accorgessimo gradualmente, senza traumi, che i cambiamenti drastici al pubblico italiano non piacciono, ma magari un passo alla volta riusciamo a dare un tocco di modernità ad una kermesse decisamente attempata.
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