Ieri sera al Festival di Sanremo, la parte che ha raggiunto il picco di ascolti è stata la performance di Maurizio Crozza, ospite attesissimo ma anche molto criticato.
Dopo la sua imitazione di Silvio Berlusconi, Maurizio Crozza ha dovuto interrompere l’esibizione a causa di alcuni contestatori che dalla platea gli hanno gridato un po’ di tutto. Dopo l’intervento di Fabio Fazio, il comico ha ripreso il suo monologo, ma oggi non sono poche le polemiche che ha ricevuto, nonostante gli applausi finali, da parte dei politici.
La politica a Sanremo 2013? L’Italia si divide in due, tra chi pensa che non ci sia niente di male e chi invece vorrebbe bandirla da un Festival che dovrebbe trattare solo di musica. Silvio Berlusconi ha commentato, pur senza aver visto la puntata di ieri sera, ha raccontato a Mattino 5:
Ho preferito vedere una bella partita con la vittoria della Juve contro il Celtic per la quale mi sono compiaciuto. Ho già criticato abbastanza il fatto che Sanremo sia stato fatto ora. Ho già detto quello che dovevo dire.
Ma lo show di Maurizio Crozza non è piaciuto nemmeno a Pier Ferdinando Casini:
Crozza è esilarante, divertente e mi piace moltissimo. Ma ieri a Sanremo è stato molto diverso dal Crozza normale, non è stata una delle sue performance migliori.
Alcune delle critiche più aspre nei confronti del comico, sono arrivate da Daniele Capezzone:
Crozza, Fazio e i vertici Rai sono stati protagonisti di un clamoroso autogol. Farebbero bene a scusarsi e a riflettere sul grave errore che hanno commesso. E soprattutto farebbero bene a rispettare tutti gli italiani che pagano il canone e non vogliono comizi faziosi e di parte.
Per concludere, ecco le dichiarazioni di Antonio Verro, che fa parte dell’amministrazione Rai oltre ad essere candidato PDL al Senato:
Non sono a Sanremo e questa volta nessuno potrà accusarmi, come accaduto l’anno scorso per Celentano, di aver orchestrato qualsivoglia contestazione. Ma da cittadino se fossi stato in sala avrei fischiato l’intervento di Crozza. Ha fatto una par condicio degli insulti. Una cosa è la battuta, la satira, altra è un intervento su tutti in insulti”. E conclude che “queste sono cose che poteva dire Grillo sul palco non un comico.
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