Da questa sera su Raitre alle 23.35 andrà in onda Le tribù della musica, Viaggio nell’Italia dei concerti, un programma musicale condotto da Massimo Bernardini, che vuole provare ad indagare dentro la musica, partendo dal pubblico che riempie gli stadi, dalle persone che la vanno a setinre dal vivo.
Il giornalista si è mischiato alle diverse tribù all’interno delle più diverse manifestazioni musicale dell’estate, dal concerto di Vasco Rossi, che in 4 serate a San Siro ha riunito 250mila persone, all’orchestra Mozart diretta da Abbado, dal maestro Muti a Napoli a Jovanotti all’Olimpico di Roma, da Claudio Baglioni a Lampedusa al Festival latino-americano, passando per i Coldplay, Gianna Nannini, Bob Sinclair e Roberto Vecchioni.
Massimo Bernardini spiega in un’intervista rilasciata a Video Rai:
La tv generalista italiana fa fatica ad ospitare la musica, perché il pubblico non la premia più di tanto. Questo esperimento che provo a fare con Le tribù della musica, vuole provare ad indagare dentro la musica raccontandola lateralmente. Ho voluto provare a capire ogni tribù. Ogni tribù ha il suo idolo, ogni tribù ha il suo rito, ogni tribù ha i suoi modi e la sua bibbia. Io mi sono immischiato, senza giudicare nessuno, ma cercando di raccontare che faccia hanno queste tribù .. I concerti sono il posto dove l’artista davvero si gioca tutto. Il concerto è un momento reale … il tempo della televisione non è il tempo di musica … se uno guarderà Le tribù della musica troverà dei frammenti … la tv deve raccontare dei frammenti, il backstage, le prove, tutto quello che precede la musica, non il pezzo di musica in sè trasportato, perché sarà sempre noioso e gelido. Il calore della musica così non passa dalle telecamere.