Giò Di Tonno è stato incoronato campionissimo della sfida tra i Big di Tale e Quale Show, il programma di intrattenimento condotto da Carlo Conti che quest’anno è letteralmente esploso arrivando a toccare ieri sera uno share pari al 24 per cento con oltre 6.400.000 telespettatori e lasciando le briciole ai Cesaroni, affossatisi con la puntata di ieri della quinta edizione ad un misero 14 per cento, troppo poco per una rete ammiraglia come Canale Cinque.
Carlo Conti in chiusura di programma ha annunciato che la sua nuova creatura rivelatasi gallina dalle uova d’oro per mamma Rai tornerà con una puntata speciale ai primi di gennaio dedicata ai duetti tra imitatori, ma tranquilli: I migliori anni sono regolarmente previsti per scontrarsi con la quarta edizione di Italia’s Got Talent del trio delle meraviglie Gerry Scotti – Maria De Filippi – Rudy Zerbi, ma come dichiarò lo stesso abbronzato conduttore a Tv Talk qualche settimana fa, la missione è impossibile (si riferiva chiaramente alla possibilità di asfaltare i rivali nella difficile collocazione del sabato sera).
Duetti a parte, questo biennio di Tale e Quale Show ha regalato la possibilità a diversi artisti caduti nel dimenticatoio di dimostrare il proprio valore, basti prendere Mietta a titolo di esempio: la cantante, ormai relegata a qualche partecipazione sporadica a Sanremo, ha stupito tutti imitando la Callas. Stesso discorso per Flavio Montrucchio, che si è liberato definitivamente dall’etichetta di gieffino. Non si può dire lo stesso di Pamela Camassa, ma ci ha provato.
Il vincitore morale di Tale e Quale Show tuttavia è lui, Gabriele Cirilli, visto per tanti anni a Zelig nei panni dell’amica di Tatiana e rivelatosi il giullare del programma, capace di regalare momenti di trash televisivo impagabile: basti pensare all’imitazione di Orietta Berti o alla performance nei panni di Psy in Gangnam Style, brano elettro-pop che sta facendo ballare tutto il mondo (e anche Glee). Pensate che è entrata nella maggior parte delle classifiche di tutta Europa, tranne in Slovacchia, come ebbe a dire Enrico Montesano. Onore a Gabriele dunque, anche se gli consigliamo di rinnovare il suo repertorio alquanto stantìo di battute.