Secondo appuntamento con il Question Time di Sanremo 2010, moderato come sempre da Maurizio Costanzo.
12.57 Costanzo ringrazia per gli ascolti del giorno prima, poi presenta Gianmarco Mazzi, Antonella Clerici, Mauro Mazza, Antonio Azzanini, Dante Fabiani.
12.58 Il dato d’ascolto è notevole. Il pubblico più giovane è tornato. Commenta Mauro Mazza:”Il dato è importante ed è sostanzialmente come la prima serata del grandissimo Festival di Paolo Bonolis. Quest’anno si è abbassata l’età di chi guarda il Festival”
12.59 Domanda BBC: Sanremo ha ancora un ruolo a tutelare la società italiana?. Risponde Mauro Mazza:”Sanremo è sempre stato lo specchio della società italiana. Forse Sanremo è tornata ad assomigliare all’italia di oggi”
13.01 Domanda da Mannucci de Il Tempo: come sarà il prossimo Sanremo? Risponde Mauro Mazza:”Spero che il Sanremo dell’anno prossimo sia uguale a quello di quest’anno”.
13.02 Chiede la radio svedese: non è stancante fare tutta questa competizione per una settimana intera? Risponde Mauro Mazza:”Anche noi una volta lo facevamo, ma si chiamava Canzonissima“.
13.03 Si parla del valore della Radio per Sanremo e di come quest’anno la manifestazione sia più incentrata sulla voce e meno sulla spettacolarità.
13.05 Il festival deve ringraziare i talent show che ha dato forza alla manifestazione. I talent hanno aiutato a giudicare la voce.
13.07 Paolo Giordano: non è vero che il talent abbiano aiutato a riconsiderare la voce. Semmai talvolta la televisione si è dimenticata della voce. Gianmarco Mazzi:”Si discute molto sui talent. Secondo me i talent sono un modo per l’artista di affermarsi. Sanremo e i talent sono due mondi che possono andare d’accordo: Sanremo è un palco che scotta molto, per cui è come un passaggio ulteriore rispetto ai talent.”
13.09 Quando hai un grande spettacolo meno si vede il conduttore meglio è, perché non sono io la protagonista … a me piaceva ascoltare le canzoni, ho fatto un Festival come l’avrei voluto vedere.
13.10 Sembravi un po’ rigida e poco sciolta (Laura Rio). Antonella Clerici:”Bisogna dare una certa ritualità nella presentazione delle canzoni per non influenzare il pubblico. C’è un cerimoniale, non è semplice“.
13.12 Gianmarco Mazzi:”Quando è arrivata Antonella c’è stata la sintesi di ciò che volevamo dare: l’attesa di Bonolis, la spettacolarità di questo incontro che ha messo in mostra la scenografia, poi il sorriso di Antonella, che è stato un momento di grande tenerezza.”
13.14 La canzone di Cristicchi: Giordano si aspettava di più (“Ritornello banale”), mentre Mangiarotti l’ha definito bella (“Intelligente, ironico, arrangiamenti piacevoli”).
13.17 Il gazzettino. “Di musica se n’è sentita tanta e anche diversa con citazioni curiose. La canzone di Pupo non si può definire una canzone, ma un progetto. Interessante il pezzo di Irene Grandi. Molto bella ed Elegante Malika Ayane”
13.18 Adnkronos: l’esclusione di Pupo, Nino D’Angelo e Cotugno può dipendere da un abbassamento del pubblico di Sanremo? Risponde Gianmarco Mazzi: Io ho apprezzato molto le performance degli artisti giovani … non è semplice … sull’esclusione provvisoria parrebbe che la risposta vada in questa direzione.
13.20 “Se il pezzo di Nino d’Angelo fosse proposto con i sottotitoli sarebbe stato più apprezzato”. Gianmarco Mazzi:”Avevamo pensato di mettere i sottotitoli, ma si rischiava di distrarre il pubblico dalla musica.”
13.21 Il Mattino:”Dita Von Teese” ha fatto un picco d’audience? Risposta di Gianmarco Mazzi:”Ha fatto bene, ha alzato la curva”
13.23 Malika potrebbe essere una che vince? Può essere una vittoria per l’Italia.
13.24 Quelli che vengono dai talent show sono assolutamente favoriti.
13.24 Di solito chi viene da Amici è favorito e porta ascolti al Festival.
13.25 Paolo Giordano: stiamo attenti ai ragazzi di questa sera: non saranno solo sorprendenti ma in certi casi meglio dei cosiddetti artisti.
Ma perchè la Clerici ha subito una metamorfosi?
Prima era allegra,burrosa,esagerata,autoironica, adesso è “la casalinga di Milano”. Che tristezza.
carla testorelli
@ carla:
il tempo passa per tutti
MUSICHE DA CASSONETTO. LA GIURIA, COME POVERI CHE ROVISTANO I CASSONETTI SULLA STRADA PER CERCARE QUALCOSA DI UTILE, MENTRE LE CANZONI DA FESTIVAL SONO STATE QUELLE ESCLUSE. E LE STUPIDITA’ DEI DUE CHE HANNO APERTO LA SERATA?
COME DICE TOTO’ “E NOI PAGHIAMO”.