Il garante per le comunicazioni ha annunciato i nuovi criteri per la vigilanza sul rispetto del pluralismo politico e istituzionale nei telegiornali diffusi dalle reti televisive nazionali.
L’Agcom, che vuole assicurare la massima conoscenza e trasparenza delle valutazioni dell’autorità, traccia le linee guida sia per i periodi non elettorali o referendari, sia per quelli di campagna elettorale. Si legge nella nota:
Nei periodi non elettorali o referendari i dati sono pubblicati sul sito web dell’Agcom con cadenza mensile. Le valutazioni sul rispetto del pluralismo si basano sui dati riferiti a ciascun trimestre e sui parametri costituiti dal tempo di notizia (spazio dato ad un argomento in relazione a un soggetto politico o istituzionale), parola (spazio dato alle dichiarazioni del soggetto politico o istituzionale) e antenna (somma di antenna e parola). Nelle valutazioni l’Autorità si ispira al principio della parità di trattamento, attribuendo peso prevalente al tempo di parola di ciascun soggetto politico o istituzionale, che rappresenta l’indicatore quantitativo più valido per verificare il grado di pluralismo. Fino adesso, nei periodi non elettorali, si faceva invece prevalentemente riferimento al tempo di antenna.
Nel periodo di campagna elettorale invece:
i dati sono pubblicati con cadenza quindicinale nel primo periodo della campagna e settimanale nel secondo periodo e fino alla chiusura della campagna stessa. I criteri specifici relativi alla valutazione del pluralismo informativo sono quelli definiti di volta in volta dalla Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi e l’Autorità.