Questa sera alle 21.30 in esclusiva per Laeffe, va in onda il Racconto per Ustica di Marco Paolini con la regia di Davide Ferrario, dopo undici anni torna in tv con una nuova introduzione dello stesso Paolini.
A 33 anni dalla tragedia del DC-Itavia9 in cui morirono 81 persone il 27 Giugno 1980, e a pochi mesi da una sentenza storica della cassazione che dichiara come la strage di Ustica sia avvenuta a causa di un missile e non di un esplosione interna del Dc-9 Itavia. La prima verità su Ustica, dopo anni di processi penali senza soluzione.
E’ il racconto dettagliato di Marco Paolini della lunga istruttoria condotta dal giudice Priore, una ricostruzione fatta di mancanze e indagini deviate. Su La Effe dalle 21.30.
Una storia che appare ancora oggi, nella cronaca quotidiana, attuale. “Ustica mette in luce una delle fragilità del sistema italiano: l’incuria”, “Mi affascinano queste storie, in cui è presente la forza del destino di un popolo fragile imbarcato in una nave di nessuno. il nostro è un tempo di Odissee non scelte, in cui non si ha più nulla da perdere”, sono alcune delle parole della nuova introduzione di Paolini.
Una narrazione che ha tutti gli elementi della tragedia classica: la mancanza di giustizia, il confronto impari tra vittime e potere, l’insepoltura. Nello stesso tempo un racconto di grande attualità, una tragedia globale con vittime e testimoni che appartengono a paesi e sistemi diversi, senza nessuno giudice che riesca ad erigersi al di sopra delle differenze dei conflitti planetari.
Laeffe ripropone lo spettacolo di Paolini per raccontare una vicenda sintomatica della storia politica e sociale italiana, e per riflettere sul presente, sulle tante mancanze del sistema italiano e del mondo che ci circonda. Per cercare di comprendere la trama complessa del rapporto tra vittime e potere, tra richiesta di giustizia , esigenza di verità e convenienza del silenzio, inconfessabili decisioni, arroganza dei poteri.
Il racconto per Ustica – I tigi a Gibellina, – scritto da Marco Paolini con Daniele del Giudice, è stato registrato nel Cretto di Burri di Gibellina nel 2002 ( e andato in onda nel Giugno 2002 su tele+), non lontano dal luogo in cui scomparve 33 anni fa il DC -9. Il monumento fu ideato da Burri per ricordare il terremoto che nel 1968 distrusse Gibellina vecchia, una sorta di labirinto di cemento, che visto dall’alto, è simile al dedalo di bugie in cui i giudici che indagarono su Ustica si sono dovuti orientare in questi anni per ritrovare i filo delle indagini.
Lo spettacolo di Paolini chiude il ciclo “Uomini e potere,” che ha visto nel primo mese di programmazione del canale Effe Tv film, documentari, serie tv indagare con diversi linguaggi il rapporto tra cittadini e potere: da Borgen, ad Anonymous, da Grillo a Il Ministro, da Mea Maxima Culpa a Il paese dei balocchi.