Dal 6 gennaio Presadiretta ha inaugurato la sua ottava edizione (dalla settima a quella in corso l’attesa è durata circa un anno). Riccardo Iacona, intervistato da Vero Tv, ha descritto il programma della domenica sera di Rai Tre come un’agenda del paese e ha ammesso che per il nuovo anno si è ispirato al telegiornale di Enrico Mentana:
Come un’agenda del paese, pronto per chi dovrà governarlo. Il 24 febbraio ci saranno le elezioni. Noi useremo, prima e dopo, un linguaggio diretto per parlare di problemi reali. Bisogna dire che il governo Monti ci ha abituato alla verità. Eravamo sull’orlo del baratro e finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di parlarne. Ecco, noi cercheremo di mettere i telespettatori di fronte alla realtà dei fatti.
L’ispirazione è arrivata con il telegiornale de La7:
Quello di La7. Ha il coraggio di cambiare la scaletta delle notizie. La Rai invece ha vissuto una stagione di pressioni di governo., come hanno mostrato per esempio le vicende di Santoro. Un’informazione, a parte quella di Rai Tre, complessivamente molto governativa e poco audace. Presadiretta sceglierà il modello del Tg di La7, con una conduzione forte e approfondimenti curati.
Argomento censura. Iacona dice di non essere stato mai costretto a modificare un servizio dopo aver ricevuto ordini dall’alto. I direttori di Rai Tre hanno sempre lasciato al giornalista carta bianca, in particolare il nuovo arrivato Andrea Vianello:
Ho sempre lavorato in piena libertà con tutti i direttori di rete. Conosco Andrea Vianello da anni ed è una garanzia di autorevolezza per la rete. La liberta non è una cosa acquisita per sempre, va conquistata ogni giorno. E noi lavoreremo per mantenerla.
Le prossime puntate di Presadiretta –20 gennaio e 27 gennaio – parleranno dei costi del ministero della difesa (titolo della puntata Spese Militari) e del problema dei rifiuti nel nostro paese (titolo della puntata Puliamo l’Italia).