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Presadiretta, su Raitre torna Riccardo Iacona e l’inchiesta sul campo

Da questa sera su Raitre torna Presadiretta, il programma d’approfondimento giornalistico di Riccardo Iacona, Francesca Barzini e Domenico Iannacone, prodotto da Miriam Poddi, diretto da Andre Bevilacqua e condotto dallo stesso Iacona.

Per cinque domeniche consecutive alle 21.30 la terza rete Rai manderà in onda le inchieste condotte dal giornalista, coadiuvato dagli inviati Domenico Iannacone, Sabrina Carreras, Vincenzo Guerrizio, Danilo Procaccianti, Vincenzo Saccone, Elena Stramentinoli e Cinzia Torriglia, senza filtri né mediazioni e cercherà di approfondire le grandi questioni del nostro Paese attraverso il racconto dei protagonisti.

In questa edizione si aggiungeranno ai filmaker già conosciuti Manolo Luppichini e Silvia Luzi, anche il professionista Alessandro Sortino, ex Iena, ed entra nella squadra anche Lisa Iotti.

I temi che verranno trattati quest’anno vanno dal terremoto in Abruzzo (un quartiere costruito su una faglia attiva, i rapporti di vulnerabilità sismica ignorati) ai tagli alla sicurezza (il racconto delle forze dell’ordine della capitale, che non possono far girare più di dieci volanti a notte), dai respingimenti in mare (il programma darà un nome a 24 dei primi respinti, tredici eritrei e undici somali che stavano scappando dalla guerra e dalla dittatura) alle misure sull’immigrazione varate dal governo, dagli appalti delle grandi opere pubbliche alla protesta degli operai (dai meccanismi per gli appalti della Tav alle testimonianze degli operai dell’Innse a Milano), fino al sottoutilizzo dell’immenso patrimonio dei beni culturali che viene fatto in Italia (la Reggia di Caserta, Pompei sono alcuni esempi di patrimonio buttato e poco valorizzato).

Riccardo Iacona riguardo il programma e la puntata in onda stasera dice:

In questa nuova edizione raddoppiamo perché usciremo con altre sei puntate a partire da febbraio. Nelle prime cinque, i nostri approfondimenti andranno a scavare su temi di interesse comune di politica nazionale. Inizieremo con i respingimenti. La nostra sarà un’inchiesta documentata. Analizzeremo cosa avviene dopo i respingimenti e seguiremo il destino di coloro a cui è stato negato il diritto d’asilo. Mostreremo un dossier fotografico che documenta, per la prima volta, volti e nomi di 24 clandestini tra somali ed eritrei vittime del primo respingimento a Lampedusa

Vi ricordo, infine, che il programma tornerà con altre sei puntate a partire da febbraio del 2010, sempre su Raitre in prima serata.

7 commenti su “Presadiretta, su Raitre torna Riccardo Iacona e l’inchiesta sul campo”

  1. Una trasmissione (quella sui rifugiati) di indubbia qualità e professionalità.
    Ancora più stridente il “contrappasso” con quanto si rileva sulle ultime vicende (come documentato dai vari servizi), la posizione del governo (e le relative dichiarazioni) e quanto denunciato da pochi (un manipolo di associazioni, pochi giornali, la Chiesa).
    GRAZIE

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  2. Congratulazioni! anche con questa trasmissione avete voluto far credere che gli immigrati sono una risorsa per il ns. paese, che sono tutti buoni, lavoratori, educati, ecc. Avete portato l’esempio di quel marocchino che ha lavorato 30 anni ed ora percepisce la pensione: quanto dovrà pagare l’INPS, utilizzando i soldi di italiani che hanno lavorato e di chi dovrà lavorare per 40 anni o forse più? Quanti soldi hanno speso gli italiani per la sanità, la scuola e i servizi di questa famiglia? I figli di questi immigrati, appena arrivati, sognano l’università: se anche tutti i figli di immigrati penseranno a studiare, chi farà i lavori che ora fanno i loro padri? chiameremo gli EXTRATERRESTRI?
    Perchè avete intervistato solo 2 o 3 italiani e, oltretutto, velocemente che sono contrari alla immigrazione, o meglio, all’invasione che stiamo subendo?
    Avete dipinto come martiri coloro che arrivano coi barconi e come se la colpa dei morti fosse degli italiani: non c’è nessuno che ordina loro di affrontare viaggi pericolosi, sono consapevoli dei rischi!
    Ha ragione il leader libico nel dire che sono solo affamati e che quindi NON POSSIAMO ACCOGLIERE TUTTA L’AFRICA con il trattamento di rifugiato politico!
    POVERA ITALIA! La nostra razza è in via di estinzione MA STO PENSANDO CHE E’ MOLTO MEGLIO COSI’ PERCHE’ LE PERSONE CHE NON SANNO DIFENDERSI E PENSANO DI SFRUTTARE CHI INVECE LI SFRUTTA, E’ MEGLIO CHE NON ESISTANO!!!!!!!

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  3. credo che per conoscere il grado di cultura e civiltà di un popolo bisogna ascoltare le voci degli ultimi,( tanto i primi stanno sempre bene ) e tra le voci degli ultimi certamente merita solidarietà e conforto quel signore che si sente depredato e sfruttato da quei poveri disgraziati derelitti che sono apparsi ieri nel programma. Certo che davvero bisogna proprio essere ridotti male per sentirsi sfruttati da quei poveri disgraziati, a meno che non si soffra della sindrome da pitbull( è quella sindrome che porta il povero cane massacrato di botte dal padrone a prendersela col primo cane che gli capita a tiro,sfogando su di lui tutta la sua rabbia e frustrazione in attesa di essere ricaricato dalle prossime “attenzioni” del padrone) Grazie per il servizio fatto benissimo secondo me ( mi è mancata solo la presenza della chiesa,perchè per me che appartengo a questa cultura sarebbe stato importante sentire la sua voce di fronte a tanta vergogna) a volte bisogna guardarsi allo specchio per capire se stiamo diventando dei mostri.

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