Da questa sera su Raitre torna Presadiretta, la trasmissione di approfondimento firmata da Riccardo Iacona, Francesca Barzini e Domenico Iannacone.
Nelle sei puntate che formano il nuovo ciclo di inchieste si parlerà di sfratti, privatizzazione dell’acqua, dell’istruzione e dei tagli alla scuola, delle energie rinnovabili, della riforma della giustizia, e della ricostruzione dell’Aquila quasi un anno dopo il terremoto.
Come nella precedente edizione, alla squadra di inviati composta da Sabrina Carreras, Vincenzo Guerrizio, Lisa Iotti, Alessandro Macina, Danilo Procaccianti, Vincenzo Saccone, Elena Stramentinoli e Cinzia Torriglia, si affiancherà un gruppo di film maker indipendenti (Silvia Luzi, Manolo Luppichini e Fabio Caramaschi), che contribuiranno a sviluppare il racconto delle puntate con immagini inedite e servizi molto particolari.
Riccardo Iacona a Venerdì di Repubblica ha assicurato che nella trasmissione non ci sarà alcun commento dei politici:
Non penso che si possa affidare solo a loro il racconto della realtà . Bisognerebbe aumentare gli spazi delle inchieste in tv. Se sottraiamo le questioni politiche e le emergenze sociali al dibattito ideologico e andiamo a vedere le cose come stanno nella realtà , permettiamo al pubblico di farsi un’opinione diretta.
Nella puntata odierna, intitolata Case da pazzi, le telecamere del programma sono andate a Favara, il paese dell’Agrigentino dove due sorelline sono morte per il crollo della casa in cui vivevano. La tragedia è la conseguenza estrema di un dramma nazionale dovuto a corruzione, inadempienze, incuria criminale nella gestione delle case. Nel corso della serata si parlerà degli affitti, dei mutui, dell’enorme numero di persone che aspetta una casa popolare e del dramma di migliaia di famiglie che rischiano di perdere la propria abitazione.
Racconta Iacona:
Il Comune di Roma spende 30milioni di euro all’anno per sistemare nei residence gli sfrattati e i senza casa pagando una media di 1200 euro al mese per famiglia. Noi siamo andati a vedere le tante aree dismesse e i palazzi abbandonati che con quei soldi potrebbero essere acquistati dal Comune per sistemare definitivamente i senza casa. E alla fine ci siamo domandati : possiamo accettare che in un momento di crisi così grave i prezzi delle case li debba decidere solo il mercato? In Francia abbiamo trovato una risposta : a Parigi il Comune non fa altro che comprare palazzi e aree dismesse ed è diventato così il più grande proprietario immobiliare della città .
Se volete affrontare temi scottanti in modo diretto, senza filtro, non perdetevi ogni domenica su Raitre alle 21.30 Presadiretta.