In attesa d’andare in vacanza dalla prossima settimana, sostituito dall’ennesima (e scontata) serie di repliche de La Signora in Giallo, ecco che Occhio alla spesa, è quasi giunto al termine della quinta stagione con tutte le carte in regola per tornare anche nel sesto anno di attività, non crediamo infatti che i venti di cambiamento che in queste ore soffiano in Rai in attesa della prossima stagione televisiva, toccheranno il programma condotto da Alessandro Di Pietro.
In onda tutte le mattine dal lunedì al venerdì alle 11 per un’ora e al sabato alle 11.30, Occhio alla Spesa si pone come una trasmissione di servizio volto ad informare e il pubblico sul costo dei prodotti, per lo più alimentari ma non solo, consigliando quindi l’acquisto di quelli più a buon mercato.
Di fronte agli ultimi dati Istat, secondo cui il il 50% delle famiglie italiane vive con meno di 1900 euro. il 15% non arriva a fine mese, il 28% non riesce a sostenere una spesa imprevista, un programma del genere meriterebbe di ricevere l’aureola di santità, se non fosse per la svolta verso il disimpegnato che lo ha visto negli ultimi tempi stravolgere la propria formula ammiccando al cosiddetto infotainment, ossia un modo per fare informazione spettacolo senza annoiare, il risultato è sotto i vostri occhi ogni benedetto giorno.
All’interno di Occhio alla spesa, è possibile seguire fra le numerose rubriche, L’intervista al prodotto, un tentativo di rendere con simpatia l’approccio al protagonista del giorno, un prodotto appunto, per esempio un melone, con cui il presentatore si lancia in un allegro botta e risposta per farne conoscere le caratteristiche: avete letto bene, il melone della situazione viene “doppiato” dalla voce di turno e risponde alle domande che gli vengono fatte. Di Pietro, si cala nel duplice ruolo di giornalista e intrattenitore lanciando strali quando gli capita, verso i prezzi troppo cari o contro coloro che magari hanno un opinione diversa dalla sua.
Il pezzo forte del programma è l’angolo dell’Io Protesto, dove il pubblico da casa è chiamato a partecipare con mail e anche videofilmati in cui denunciare qualcosa che non va, anche in questo caso il conduttore non si trattiene dal dire la sua prendendo posizioni tanto condivisibili quanto scontate col chiaro intento di guadagnarsi la simpatia del pubblico.
Ad arricchire la scena tutta una serie di figure come Il Signorino Buonasera, affacciato a una finestra con la tendina a forma di televisore, il cui scopo è annunciare le differenti fasi della trasmissione, il portiere, le due comari, il professor Manzo, a cui si aggiunge l’immancabile cantatina e il contributo musicale gestito da Tony Santagata.
Se dovessimo dare un voto alle fasi di cosiddetto intrattenimento all’interno della trasmissione, la sufficienza sarebbe solo una chimera, va meglio quando si indulge verso informazioni sui prezzi, consigli vari su come riconoscere i prodotti migliori e si fa una classifica quotidiana, grazie al collegamento via cellulare con gli inviati, delle città dove la spesa è più conveniente. Non sarebbe male se Occhio alla spesa tornasse alle origini: più informazioni in minor tempo, lasciando l’intrattenimento a chi lo sa fare davvero.
gentile redazione ,mi chiamo cinzia e scrivo da sanremo per raccontarvi uno strano episodio successo proprio la settimana scorsa a casa mia mentre aprìvo un cioccolatino pocket coffe della famosa ditta FERRERO .premetto, il prodotto perfettamente integro e non in scadenza,mentre lo scartavo mi sono accorta che dentro vi era un verme ancora vivo,e anche gli altri 4 della confezione ,naturalmente non ho potuto rivolgermi nel negozio dove è stato acquistato in quanto non ero in possesso dello scontrino fiscale perché mi sono stati regalati.allora ho mandato le foto e una e mail di reclamo direttamente al servizio consumatori ferrero ma senza avere nessun riscontro e allora ho pensato di farlo presente a voi.nonostante questo spiacevole avvenimento continuerò ad essere loro affezionata cliente ma almeno una risposta potevano darmela.vi ringrazio in anticipo per aver letto questa e mail. cinzia ciarma sanremo cell.3347585221
OGGI 09/01/2009 OCCHIO ALLA SPESA HA PARLATO DELLE PATATE SURGELATE E DELLA PREPARAZIONE PER LA LORO FRITTURA DOVE, COME DETTO IN TRASMISSIONE, VIENE UTILIZZATO L’OLIO DI PALMA. A ME SEMBRA DI RICORDARE DI AVER LETTO DA QUALCHE PARTE CHE QUELLO DI PALMA SIA ULTIMO DELLA CLASSIFICA OLI PER LA SUA PERICOLOSITA’ NEI CONFRONTI DELLE ARTERIE. RICORDO MALE O L’OLIO DI PALMA E’ VERAMENTE RITENUTO COSI’ PERICOLOSO E QUALORA FOSSE VERO NON DOVREBBE ESSERE BANDITO?
Molto interessante il programma Occhio alla Spesa, che guardo da tempo.
Mi piace tantissimo CASA MIA, CASA MIA, soluzioni semplice, naturale ed economiche.
Perche non pensate pubblicare un libro, avrà successo sicuramente.