Mi manda Raitre, fa parte di quel patrimonio di cui la televisione italiana, spesso più dedita a programmi di basso profilo, può andare fiera. E un tipico esempio di tv di servizio, a favore del cittadino, di cui siamo ferventi nonché irriducibili propugnatori.
Dove esiste una truffa, una procedura commerciale poco limpida e soprattutto dove degli ignari cittadini trasformatisi in vittime, vedono pregiudicati i risparmi di anni, ecco che la trasmissione, in onda dallo studio di via Teulada in Roma, condotta dal 2004 da Andrea Vianello, “sguinzaglia” la propria redazione alla ricerca dei colpevoli.
Le inchieste di cui il programma si è occupato dal 1990, anno della sua nascita, fino a oggi sono innumerevoli: passato dalla conduzione di Antonio Lubrano, che potè addirittura apporre il proprio nome intitolandolo Mi manda Lubrano, si passò a quella di Luigi Necco e al cambio nell’attuale titolo e fisionomia fino ad arrivare, dal 1997, agli otto anni dell’era Marrazzo, che possiamo senz’altro definire il periodo migliore attraversato dalla trasmissione.
Nel corso del programma in onda ogni venerdi alle 21, si affrontano gli argomenti più disparati, con l’immancabile presenza in studio dell’avvocato Ugo Ruffolo e della dottoressa Anna Bartolini del Comitato difesa consumatori. In studio gli ospiti delle sfortunate vicende nonchè i responsabili degli eventuali raggiri, con cui si svolge un confronto serrato mediato dal conduttore, nel tentativo di fare chiarezza, obiettivo spesso non raggiunto.
A volte i vari responsabili delle aziende chiamate in causa si fanno negare, inviando nel migliore dei casi dei fax tanto laconici quanto inutili, in altre situazioni si barricano dietro affermazioni che rasentano l’assurdo, nel tentativo disperato di salvare i propri interessi e la faccia.
Non mancano le telefonate in studio di clienti raggirati e comunque di testimoni di questa o quella truffa, spesso sono prese di mira le televendite televisive, ma altrettanto spesso sono stati al centro del programma ben altri interessi come quelli delle compagnie telefoniche e le tariffe praticate agli utenti, delle banche e l’argomento mutui sulla casa e delle compagnie d’assicurazioni con polizze esageratamente gonfiate. Tutta una serie di tematiche dove al metterci il dito si rischia una severa scottatura, ma su cui la redazione del programma si lancia senza remora alcuna.
Nelle prossime puntate la trasmissione affronterà uno dei mali maggiori della nostra società: la malasanità. Si parlerà di liste d’attesa, di favoritismi nei confronti di chi ha “conoscenze” e di disservizi in genere relativi al sistema sanitario italiano. In quella di stasera, fra gli argomenti affrontati ci sarà una storia d’altri tempi: a distanza di anni, il presunto figlio di un marchese reclama il riconoscimento della paternità, si darà spazio anche alle proteste di diversi cittadini, alle prese con una nota ditta di mobili.
I telespettatori possono partecipare da casa telefonando al numero 800.55.02.13 oppure scrivere all’indirizzo di posta elettronica: [email protected] ed è sempre attiva la segreteria telefonica del programma al numero 06.372.88.02.
Come fare per partecipare alla Trasmissione.
Ho acquisto un motore nautico e ritengo di essere stata “truffata” per incompetemza del venditore o per colpa della ditta produttrice ?
in attesa di vostre motizie saluto Lucia Grilli
Devi scrivere alla redazione, il link lo trovi sul sito della trasmissione.
io che devo dire che sono tre anni che lotto dopo che o lavorato 14 anni in ferramenta e colori senza contributi in piu a solo 25.00 euro al giorno mi sento dire che devo dire grazie per avermi tolto dalla strada per merito loro una cosa e certa che adesso io sono in mezzo alla strada e prendo 40 euro al giorno mentre la ferramenta e colori sta chiudento per fallimento resta aperto solo per non darmi sodisfazzioni a me . tanto i giudici difendono i parasiti che non pagano le tasse e gli operai che bella legge grazie berlusconi tu si che sai come fare rispettare la legge una cosa e certa o bruciato la cartollina per votare adesso berlusconi va vince finche puoi tanto ai raggione sempre tu il grande imbarazzo dell italia e della storia una cosa e certa berlusconi anche tu devi morire di vecchiaia o magari di malattia bo chi sa cosa ti capitera magari su una sedia a rotelle cosi non puoi goderti i tuoi denari e le tue veline vivere da vecchio rimbambito senza potere che ridere berlusconi ti aguro di fallire presto baciami il culo