Questa sera su Raidue, con una puntata speciale interamente dedicata a Roberto Saviano, comincia la seconda edizione de L’era glaciale, il programma d’attualità condotto da Daria Bignardi.
Anche quest’anno la Bignardi intervisterà in ogni puntata due personaggi (non più tre) scelti tra i personaggi famosi del mondo della televisione, del cinema e della musica, gli scrittori, i politici (meno della scorsa edizione) e gli sportivi, ma anche persone comuni che hanno cose da dire.
Nella puntata odierna, in cui Saviano parlerà dei problemi che esistono nel nostro Paese e risponderà alle accuse che lo colpiscono, andranno in onda dei servizi filmati che testimonieranno cosa pensano di lui i ragazzi di Casal di Principe e che riporteranno le intercettazioni di due killer della camorra. Daria Bignardi scrive sul suo blog:
La prima puntata della nuova edizione dell’Era glaciale, venerdì 25 settembre, è completamente dedicata a lui. Non gli prepareremo celebrazioni o torte di compleanno, ma domande. Per spiegare, anche a quelli che per strada gli urlano «la scorta te la paghiamo noi», che cosa è la sua vita.
Nel post la conduttrice descrive Saviano:
Ricordo, forse ne ho già scritto qui, la prima volta che Saviano venne alle Invasioni barbariche. Aveva ventisei anni e si era comprato un maglione nuovo, arancione, per l’occasione. Era la prima volta che entrava in uno studio televisivo, ma lasciò tutti a bocca aperta per l’intensità delle sue parole e del suo sguardo. E per la sicurezza con la quale descriveva le responsabilità, il carattere e le abitudini dei boss della camorra.
Gomorra era uscito da pochi giorni e mi aveva sconvolto. Era il libro di uno scrittore vero, ma anche una denuncia di audacia agghiacciante: non si era mai letto niente del genere, prima. Due mesi dopo ci rivedemmo a Napoli, l’ultima volta senza scorta, e andammo a pranzo in una bettola del Borgo Marinaro. Roberto non riusciva a mangiare: aveva troppe cose da raccontare. In questo non è cambiato.
Sono passati tre anni, una vita per lui, che da allora vive blindato, ospite di caserme, camere d’albergo, case di passaggio. Oggi è uno scrittore tradotto in 52 Paesi e conosciuto dal mondo intero. È l’unico italiano che scrive sul Times e che viene invitato a parlare all’Accademia dei Nobel di Stoccolma. I suoi amici però ormai sono solo magistrati, militari, carabinieri: le persone che meglio capiscono quello che sta passando.
Se vi piace il modo di porsi di Daria Bignardi, provocatorio e distaccato (a volte pure antipatico), e cercate un programma per concludere la vostra serata, ogni venerdì su Raidue alle 23.40 va in onda Le invasioni Barbariche.
Mi piace la Bignardi proprio per il suo modo di fare odioso e distaccato. Fuori dal comune!