Da sabato 3 Maggio, 11:40 su Rete4 Tutti in piazza con Davide Mengacci e con Eleonora Pedron, per un viaggio attraverso vari aspetti della cultura e della tradizione italiana.
I due conduttori sono esemplificativi degli aspetti principali della trasmissione, la tradizione e le persone, il tutto adagiato sulle bellissime immagini che descrivono i luoghi di cui si parla.
La prima puntata è ambientata niente meno che a Sorrento, laddove la natura fa da sfondo a un senso collettivo di civiltà fortemente radicato in ogni singola persona, e dove sembra di sentire nell’aria stessa le musiche tradizionali che fanno da colonna sonora al programma.
Reduce da Fornelli D’Italia e La Domenica del villaggio, Mengacci ci presenta una sorta di “crasi” tra queste due trasmissioni, conclusesi tra il 2004 e il 2005.
La trasmissione si divide nelle due parti principali, condotte rispettivamente da Mengacci e dalla Pedron: il primo, circondato da una piccola folla, cucina piatti tradizionali indossando un grembiule sul quale si legge la scritta “Non sono un cuoco”.
Come ribadisce lui stesso più volte alla collega, egli non è di fatto un cuoco, ma un uomo che cucina. Con l’ausilio di un’estemporanea aiutante colta tra il pubblico, Davide Mengacci ci fa vedere come si cucinano alcuni piatti tipici.
Il suo modo di fare sorridente coinvolge le persone del posto, che lo incorniciano e partecipano attivamente alla preparazione con consigli che non sempre noi da casa riusciamo a sentire.
Nel frattempo avviene uno scambio verbale on line con la Pedron, che invece si sposta sul campo, munita di un bel sorriso e di un necessario microfono, alla ricerca di qualche notizia un pò più approfondita sui fatti e sui luoghi.
Le interviste coinvolgono persone legate al luogo e al territorio: parliamo ad esempio col sindaco della città, o con l’architetto che ha progettato e realizzato un dato museo.
Il diretto coinvolgimento delle persone intervistate ci porta a conoscenza di notizie estremamente interessanti, spesso non scritte sulle ordinarie guide turistiche.
Spesso le persone vengono intervistate in modo peripatetico, itinerante, e tra una chiacchiera e un’altra ci si ritrova all’entrata dell’Hotel Vittoria , citata in Caruso di Lucio Dalla.
Esiste una certa regolarità nella trasmissione: al termine della preparazione di ogni piatto tutti (o quasi) i presenti assaggiano il prodotto delle mani di Mengacci, subito un riassunto da parte dello stesso sui passi principali della preparazione delle pietanze.
L’attività culinaria viene alternata con una serie di balli tradizionali e giochi popolari, in uno stile che segue le passate conduzioni televisive “mengaccescehe”.
A fine trasmissione viene una fame incredibile e una voglia irresistibile di visitare Sorrento.
buon giorno, complimenti per il programma, e anche a mengacci che è strepitoso volevo fare una osservazione al signore che ha fatto i ravioli, in realta’ ha mischiato due ricette perchè lozucchero, la cannella, e la buccia di limone si mettono nei ravioli fritti dolci. grazie per la vostra attenzione.