Da quando è esploso lo scandalo delle Baby Squillo, ogni programma televisivo, Barbara D’Urso in prima linea, si è attivato per andare a caccia delle notizie più succose.
La storia ha attirato immediatamente l’attenzione del pubblico e la televisione, inevitabilmente, ci marcia tu. A parlare del dramma delle Baby Squillo, alcune di loro costrette a prostituirsi dalle mamme, è stata anche Federica Panicucci a Mattino Cinque, che si è concentrata sul rapporto tra le madri e le figlie, obbligate a prostituirsi per portare i soldi a casa. Una di loro implorava la madre di poter studiare, mentre lei continuava ad imporle di portare i soldi a casa. Si sono occupati del fenomeno tutti i talk, da La Vita in diretta a Pomeriggio 5 e di conseguenza Domenica Live, e si aggiunge a questi Lucignolo, con tutti i suoi approfondimenti. Le intercettazioni ormai le abbiamo sentite migliaia di volte, ma non si smette mai di rimanere sconvolti da tutta questa vicenda orribile.
Il sito Skuola.net ha voluto sentire direttamente gli studenti sull’accaduto e a quanto pare il fenomeno è più diffuso di quanto non immaginassimo: su tremila ragazzi che hanno partecipato allo studio, il 15% sostiene di essere a conoscenza di casi di baby squillo nel proprio istituto e il 30% di questi ragazzi avrebbe avuto dei rapporti con loro.
Dalle indagini è emerso un giro particolarmente vasto intorno alle due Baby Squillo dei Parioli, del quale facevano parte delle escort intenzionate ad allargarlo e Nunzio Pizzacalla, militare abruzzese 35enne che teneva i fili di tutto e spiegava alle ragazze come comportarsi e quanti soldi chiedere ai loro clienti, intimando loro di non parlare ai clienti della vita privata e di non raccontare i loro sentimenti. Una madre si è preoccupata di depistare la preside che aveva intuito che qualcosa non andava nel comportamento della ragazzina, soprattutto a causa delle sue numerose assenze. La mamma della ragazza adesso è in carcere insieme ad altre quattro persone, tra cui Mirko Ieni, che avrebbe fornito droga alle ragazze.