Ogni giovedì alle 22.00 su Discovery Channel va in onda la quinta stagione del programma-reality Deadliest Catch, condotto dal celeberrimo navigatore solitario italiano Giovanni Soldini.
Il programma documenta la pericolosa pesca del granchio reale delle fredde acque del mare di Beringd, la vita dei capitani dei pescherecci che vanno alla ricerca di questo granchio tra tempeste, banchi di ghiaccio, venti oltre i 60 nodi, combattendo giornalmente una sfida oltre i confini della resistenza umana.
Soldini introduce ogni episodio raccontando fatti di vita personale, le decisione che ha dovuto prendere in mare, le violente tempeste oceaniche la paura di non riuscire a salvarsi. Parlando del programma Soldini ha detto:
E’ dura seguire queste vicende e ancor più dura assistere a ciò che fanno questi pescatori in un mare infido come quello di Bering. I turni sono massacranti e non si può nemmeno immaginare cosa voglia dire dover lavorare picconando il ghiaccio che si forma sui ponti per riuscire poi a sollevare le gabbie dei granchi
I telespettatori potranno seguire puntata per puntata le avventure gli equipaggi guidati dai capitani Sig Hansen, Johnathan e Andy Hillstrand, Phil Harris (morto nella sesta stagione) e Keith Colburn, che ogni anno tornano nelle impervie acque di Dutch Harbor al largo delle coste dell’Alaska.
Durante questa quinta stagione, verranno mandate in onda anche momenti tragici, come la morte di sette pescatori, e le testimonianze dei sopravvissuti al naufragio del Katmai che racconteranno di quanta paura avessero di morire durante i giorni vissuti alla deriva.
Deadliest Catch è un reality differente dal solito, qui vengono raccontate storie di vita vere, il coraggio di tanti uomini, disposti a lottare attraverso uragani e tempeste di neve solamente per riuscire a pescare il granchio reale (loro dicono che è una questione di orgoglio), in un clima poco adatto alla vita dell’essere umano e lontani dalle famiglie. Negli States i lavoratori dei pescherecci sono diventati delle vere star, vengono rispettati grazie al lavoro che svolgono e alle situazioni estreme in cui sono costretti a lavorare.