C’è chi guarda Ballarò solo per la copertina di Maurizio Crozza. Poi ci sono quelli che guardano Ballarò anche dopo la copertina di Maurizio Crozza. Fatto sta che Crozza resta un valore aggiunto e imprescindibile al talk show politico di Giovanni Floris, un siparietto di satira intelligente.
L’incipit di questo post voleva fare il verso all’equazione di Crozza sulla condanna a 7 anni a Dell’Utri in cui – senza fare nomi – si parlava della relazione tra mafia e Berlusconi. Ha sorriso persino Lupi, inquadrato durante il monologo di Crozza. Beato lui, qui satira a parte, c’è davvero da piangere.
Ma a proposito di risate, si sentono sempre – ma oggi ancora più forti – quelle di Giovanni Floris, il primo a divertirsi durante la copertina di Crozza a Ballarò, che ascolta come il pubblico in studio e a casa per la prima volta.
Maurizio Crozza, come al solito, ha avuto una parola per tutti. Da Bersani che chiama disperatamente amici e parenti pur di fare un governo, salvo bluffare spudoratamente quando a chiamare è Giorgio Napolitano. E poi ancora Beppe Grillo con i trolls, a cui chiede: ti sei mai chiesto se c’è qualcuno che non la pensa come te… gratis?
E poi chiude con uno splendido saluto a Cipro. Siamo con voi, ma dateci tempo un paio di settimane e saremo come voi! E intanto Floris se la ride, la puntata è tutta da cominciare…