Dopo tanto tempo, stasera la Rai è tornata a fare servizio pubblico. Grazie al confronto fra Matteo Renzi e Pierluigi Bersani, RaiUno è tornata a fare quello che dovrebbe fare sempre: offrire un servizio utile ai suoi telespettatori… paganti.
Rispetto al confronto andato in onda su Sky con i cinque candidati, è stato un confronto leggermente diverso. Si è respirata un’aria più professionale ed istituzionale. Non c’era traccia del talent visto su Sky, anche e soprattutto nel linguaggio. Anche lo studio è molto diverso da quello del confronto Sky: molto più piccolo, meno colorato ed il pubblico presente molto più composto.
La conduttrice, Monica Maggioni, si è dimostrata per quello che è: una brava giornalista, corretta, sciolta e preparata. Lo scontro, da lei gestito, si è svolto in quattro blocchi. Nella prima parte sono state rivolte ai due candidati le domande scelte e preparate dalla redazione del Tg1. Nella seconda il confronto è stato alimentato da domande inviate dal pubblico attraverso il sito web del Tg.
Il confronto è poi continuato con le domande arrivate dai comitati dei due candidati in collegamento (da Milano per Renzi, da Palermo per Bersani) e con le domande brevi poste dalla Maggioni.
In fin dei conti, più che uno scontro politico è sembrato, a tratti, uno scontro fra papà e figlio: tanto grande è la differenza di età e – soprattutto – di idee. E’ stato comunque uno scontro leale, civile e anche simpatico: certe battute facevano più ridere di Colorado, diciamocelo.
Onore al merito alla Rai. Speriamo che questo possa essere l’inizio di un nuovo corso, legato al vero servizio pubblico.