Da questa sera e per cinque puntate, alle 23.55 su Raitre vanno in onda i due film documentario, Bellissime 1 e Bellissime 2, realizzati tra il 2004 ed il 2006 da Giovanna Gagliardo, che approfondiscono la figura femminile del XXI secolo.
I due documentari raccontano, la trasformazione della donna del XX secolo, le varie tappe che ha affrontato, le prime donne a lavorare, le prime donne ad aver avuto un ruolo fondamentale nel mondo del lavoro, quelle diventate famose attraverso la scrittura, le donne che hanno affrontato una guerra con forza e coraggio, che hanno preso in mano un fucile per difendere i propri figlia durante la guerra, donne piene di coraggio come la figlia del Duce, donne che hanno creduto nell’emancipazione, che hanno voluto scegliere se continuare o no una gravidanza, che hanno conquistato medaglie olimpiche e che ci hanno dato l’opportunità di votare ed indossare minigonne e pantaloni di uomo.
I due film docu della Gagliardo saranno divisi in cinque parti, ogni parte racconterà cronologicamente, attraverso delle immagini, il lungo cammino della donna dal 1900 ad oggi, attraverso documentazione storica, con del materiale preso in prestito sia dell’istituto Luce e degli archivi della Rai. Vedremo delle interviste fatte in quegli anni, le manifestazioni femministe, parti di alcuni film con cui la Gagliardo ha ricostruito l’evoluzione della donna.
Bellissima 1 è una riflessione sul 1900, in questa pellicola vengono analizzate le due donne che hanno apportato dei cambiamenti attraverso la scrittura come Sibilla Aleramo e Alba De Crespedes, le donne rivoluzionarie, rivoluzione sessuale, una testimonianza dei tentativi delle donne per il cammino verso la liberazione.
Bellissima 2 racconta gli ultimi quaranta anni della nostra storia, dagli anni sessanta ad oggi, attraverso battaglie all’interno del luogo di lavoro, manifestazione per le leggi sull’aborto, la legalizzazione del divorzio, le donne ed il cinema, la moda, interviste a donne come Barbara Contini, governatrice di Nassiriya, Emma Bonino donna della politica, la Carrà della televisione, il tutto accompagnato da canzoni di Mina, Patty Pravo, Bertè e molto altro ancora.
Accidenti, non bastava la prima puntata di questo noioso documentario. Sembra che alla regia ci sia un pensionato e non un regista. Terribili le parti grafiche e quei lunghi silenzi sull’immagine. Nessuna inventiva, nessun guizzo. Insomma c’è da chiedersi come Rai butti via i suoi e nostri soldi. Montaggio pessimo, ritmo narrrativo 0. Interessanti alcune immagini inedite dell’isituto luce. Tutto il resto è noiaaaaa….. mortale….
Hai ragione Elena ieri è andata in onda la seconda parte. Insomma, la documentaristica in italia è andata a male, come la frutta d’estate. Veramente noioso. Creatività praticamente a 0. Nulla. Non una idea, non un guizzo. Niente di neinte, solo vecchiume narrativo. Penso che qualsiasi cineamatore da matrimoni poteva fare un documetario così. Ora mi chiedo se per fare i registi in Italia, basta copiare e incollare delle immagini con un testo “post sessantottino”… si fanno così i documetnarti e c’è pure la firma della Rai e dell’Isituto Luce. Ma che pena! Insomma più un documentario realizzato da una pensionata che una cosa interessante. Che apatia!