A Ballarò ospiti due donne su fronti opposte. L’Onorevole Prestigiacomo e l’onorevole De Micheli. Entrambe su poltrone scomode. Una perchè difende Berlusconi mentre il pubblico ride in studio, l’altra provocata da Luca Sofri in versione Giucas Casella che le chiede di guardarla negli occhi.
A guardare Ballarò si ha come l’impressione che gli ospiti abbiano perso una partita di quel vecchio gioco che si faceva da bambini: patata bollente. La penitenza da pagare è l’ospitata a Ballarò. Quelle poltrone sono scomode per tutti, politici di destra o di sinistra che siano. Perché ci sono veri giornalisti accanto a loro e non si fanno sconti a nessuno. Il pubblico in studio poi spesso non ce la fa a trattanere il proprio umore, specialmente se si nomina Silvio Berlusconi.
E quando la Prestigiacomo lo difende dicendo che il Pdl non è contro la giustizia e che Berlusconi si farebbe processare, il pubblico scoppia a ridere. A quel punto lei chiede rispetto, se non altro per quei 10 milioni di italiani che Berlusconi ancora lo hanno votato.
Senza contare che poco dopo interviene Giannantonio Stella a commentare i sondaggi: “Gli italiani sono dei bugiardi, non è colpa dei sondaggisti”. Molti, dice, hanno detto d’aver votato Ingroia o Grillo perché è meno vergognoso che dire d’aver votato Berlusconi. Fantastico.
Prima ancora sulla poltrona di spilli c’è stata l’onorevole del Pd, sulla difensiva come poche e con poche, appunto, risposte pronte. A metterla alle strette Luca Sofri che mentre parlava pretendeva d’essere guardata negli occhi dalla De Micheli, che alla fine temeva “gli sguardi magnetici” del giornalista.
Chissà a chi tocca la prossima puntata. Intanto tra un dibattito e l’altro, Ballarò mostra i servizi fatti nelle strade, tra la gente comune, tra farmaci generici e volontari che si prendono cura delle città dimenticate. E ancora una volta l’impressione è che tra i politici in studio non ce ne sia uno che abbia la misura di tutto quello che accade davvero nel nostro Paese, fuori dai palazzi della politica.
La puntata si chiude con Bertolino e l’imitatore di Pagnoncelli, che fanno ridere Floris (almeno lui) e la dedica a : Mina Puppini, 88 anni, insegnante in pensione che fa lezioni gratuite agli anziani del suo paese davanti al mare. Questa è l’impressione: ecco chi fa politica davvero, la gente comune con i comportamenti di tutti i giorni.