Non si arresta il successo di Santoro e del suo Servizio Pubblico. La seconda del programma trasmesso attraverso una piattaforma multicanale ha catalizzato una platea di 2.633.00 con il 10.42%. Confrontando i dati della prima puntata si può dire che il calo di telespettatori è stato piuttosto esiguo, circa 200 mila persone in meno (erano in totale 2.838.000) con una riduzione di share dell’1,6% (erano il 12,03%).
È facile comprendere le ragioni che hanno portato il pubblico della prima puntata di Servizio Pubblico a non seguire la seconda: a poche ore dall’inizio della trasmissione sono stati rubati due trasmettitori di Telelombardia. L’episodio è avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì a Roncola, in provincia di Bergamo, dove erano stati installati i trasmettitori della televisione milanese. Di conseguenza circa 500 mila persone non hanno potuto vedere Telelombardia e di conseguenza il programma di Michele Santoro.
Oltre alle polemiche sul furto dei trasmettitori, il Capogruppo dell’Udc in Commissione di Vigilanza Rai, Roberto Rao, si è scagliato contro il sistema Auditel. Rao, in seguito ai ritardi di oggi, ha dichiarato:
Non è la prima volta che senza apparente motivazione si registrano problemi e gravi ritardi nella pubblicazione dei dati d’ascolto tv. E’ anomalo che i soci di maggioranza del consorzio Auditel, Rai, Mediaset e le altre televisioni private non si chiedano il perché di un ritardo quanto mai sospetto in una giornata come quella di oggi, in cui c’è grande attesa per il risultato della seconda puntata del programma di Santoro, andata in onda in multipiattaforma. Un sistema che vuole essere attendibile, affidabile e realmente terzo non può causare disservizi di questa entità, senza fornire alcuna spiegazione. Ormai è chiaro che il sistema, che peraltro non si è adeguato alle novità delle piattaforme televisive, è datato e va cambiato per non alimentare legittimi sospetti.
Come in una vera e propria soap opera, ci sono da aspettarsi altri colpi di scena anche per la terza puntata.