Questa sera alle 21.05 su Raidue torna Annozero, il talk show d’approfondimento politico condotto da Michele Santoro: la quarta edizione rimarrà fedele alle precedenti proponendo in ogni puntata il tema più caldo della settimana, raccontato con l’ausilio di filmati e collegamenti e discusso dagli ospiti in studio.
Anche quest’anno il conduttore sarà affiancato da Marco Travaglio (ancora senza contratto), Sandro Ruotolo, Giulia Innocenti e Vauro Senesi, che proporrà le sue vignette.
In conferenza stampa ieri Michele Santoro ha commentato polemicamente il ritardo e la lentezza con cui è stata fatta partire la trasmissione, parlando di mobbing, poi ha analizzato la situazione (fonte Asca):
Anno Zero parte domani sera (oggi NdR) puntualmente, come annunciato alle ore 21 su Raidue. In studio ci saranno il vignettista Vauro e il giornalista Travaglio. Ma senza contratto. E’ lo stesso dello scorso anno, basterebbe una sigla che però non arriva. La trasmissione parte con la stessa scenografia delle passate quattro edizioni. Con delle troupe rese operative da una settimana. E con una redazione messa in piedi in pochi giorni. Eppure siamo il programma più redditizio della Rai. In questi anni abbiamo raccolto circa 41 milioni di euro di pubblicità e considerando che ne costiamo all’azienda circa 6 all’anno, è semplice fare due conti. Tutto questo ci mette nelle condizioni di dover recuperare il lavoro strada facendo ma anche questa volta la nostra professionalità ci consentirà di raggiungere la vetta. Sono un giornalista e faccio il mio mestiere con la libertà di espressione riconosciuta dalla Costituzione senza violare le leggi. Lavoro sulla base di elementi giornalistici e grazie a un contratto che oggi viene visto come antico. Non posso accettare di essere condizionato da agenti esterni a meno che io non stia andando contro la Costituzione. Travaglio non sarà un opinionista della trasmissione ma parte integrante e imprescindibile della redazione. E’ una persona che racconta fatti che gli altri non raccontano. E questo perché nella nostra azienda é vietato parlare di scandali. E se un’azienda non li produce, vuol dire che fa fatica a respirare.
Il direttore generale della Rai Mauro Masi a proposito del contratto di Marco Travaglio ha replicato (fonte Apcom):
Il problema non è Travaglio, ma è davvero pensabile che il servizio pubblico radiotelevisivo, faccia le sue trasmissioni di approfondimento informativo attraverso monologhi senza contraddittorio?
Per fare il contraddittorio con Travaglio si è autocandidato Vittorio Sgarbi (fonte AGI):
Ha ragione il direttore generale della Rai Masi. Lo dico da anni: il problema non è togliere un punto di vista, ma fare in modo che esso non sia pensiero unico, unica voce, voce sola. Io sono disponibile. Perché oltre al Travaglio senza contratto non invita ad Annozero anche lo Sgarbi senza contratto? Cosa teme? Perché Santoro non mi invita? Ha forse timore di confrontarsi con chi non la pensa come lui? La trasmissione il cui conduttore si fregia di essere o di volere essere il più libero di tutti non accetta la libertà di pensiero? Solo Travaglio ha diritto a dire la propria opinione?
Nella prima puntata, intitolata Scacco al Premier (inizialmente si chiamava I ribaltonisti), si parlerà del difficile rapporto tra Fini e Berlusconi, insieme al capogruppo di Fli alla Camera Italo Bocchino, a Roberto Castelli della Lega e ad Antonio Di Pietro dell’Italia dei Valori.