La nuova stagione televisiva è alle porte (manca poco più di un mese al via) e anche i programmi, cosiddetti di informazione si stanno preparando per vincere la sfida degli ascolti.
Notizie e approfondimento a tutte le ore dovrebbero (il condizionale, ahimè, è d’obbligo), garantire un’informazione corretta ed esaustiva.
Tutto il giorno si può seguire Sky Tg24, che il 31 Agosto compie cinque anni e che, a Novembre, proporrà in diretta e in loco le presidenziali americane.
Al mattino qualche notizia la si potrà trovare su Raitre con Rainews 24 o nel corso di Mattino 5, in onda su Canale 5.
Durante il pomeriggio sarà battaglia tra La vita in diretta del neoconduttore Lamberto Sposini e il nuovo Pomeriggio 5, affidato al duo Barbara D’Urso – Claudio Brachino, anche se, come è già stato specificato dai diretti interessati, gli argomenti trattati saranno prevalentemente di cronaca e gossip.
A ridosso della prima serata, l’approfondimento quotidiano è su La7, con Otto e mezzo, ancora in via di definizione, che dovrebbe essere gestito da Lilli Gruber.
In prima serata, rimanendo su La7 ci sarà nuovamente Gad Lerner con L’infedele. Raidue riproporrà, giovedì, Annozero di Michele Santoro (ancora non si conoscono i nomi dei suoi collaboratori), su Raitre non mancherà Ballarò il Martedì e Report la domenica, mentre, forse da Gennaio, Raiuno dedicherà la sera del mercoledì ai reportage realizzati dal Tg1.
Porta a porta (Raiuno) e Matrix (Canale 5), monopolizzeranno le seconde serate delle rispettive ammiraglie Rai e Mediaset: il programma di Bruno Vespa tornerà dal 15 settembre con la consueta collocazione dal lunedì al giovedì e una possibile prima serata; la trasmissione di Enrico Mentana, farà capolino in televisione, anch’essa dal 15 del mese prossimo, con gli appuntamenti del lunedì, del mercoledì e del venerdì.
A chiudere la giornata ci penserà nuovamente Raitre con la sua Night Line, un’ora d’informazione curata dal Tg3.
Prepariamoci ad essere bombardati di notizie 24 ore su 24, con la speranza che chi conduce faccia il suo dovere con maggior imparzialità possibile (cosa che è sempre più spesso venuta a mancare), accentuando l’attenzione sui fatti realmente rilevanti e ponendo domande scomode e non pilotate ai diretti interessati.
E’ forse un’utopia nell’era dell’infotainment?
E’ un’utopia!