Una location unica al mondo per un lavoro intenso, divertente e attuale allo stesso tempo: in diretta dai Laboratori sotterranei dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare del Gran Sasso, che per la prima volta ospiteranno le telecamere televisive, Marco Paolini e La7 portano ancora una volta il teatro civile in televisione con un racconto in prima serata e senza interruzioni pubblicitarie.
Alle 21.10 su La7 l’attore-autore veneto metterà in scena ITIS Galileo, una narrazione sul valore della ricerca dedicata alla figura di Galileo Galilei, rivoluzionario per vocazione sul piano scientifico e audace nel confronto con la concretezza della tecnica. Un lavoro di approfondimento curioso che Marco Paolini e Francesco Niccolini, autori del testo, hanno dedicato al padre della fisica moderna, grande divulgatore dei propri studi e soprattutto mente sempre aperta al dubbio.
Da segnalare una novità dell’allestimento TV: il brano musicale Cirqus che chiude lo spettacolo è stato scritto appositamente dai Bandabardò. ITIS Galileo, che nel titolo evoca l’idea di una scuola con molte domande e poche risposte univoche, indaga sulla frizione tra ragione e superstizione e sulla concreta, umana difficoltà nel mettere in discussione princìpi che apparivano incrollabili:
Galileo è usato spesso come simbolo della scienza libera contro la fede integralista, ma in realtà è uno che per campare fa oroscopi. Eppure ha la forza di guardare oltre. Guardare oltre il sistema di pensieri che reggeva il suo mondo. E non era un sistema di pensieri povero di immaginazione: era invece assai ricco e complesso ma Copernico, Galileo e Keplero aprono altre strade che lo fanno invecchiare. Accade a tutti i sistemi fondati sulle certezze di invecchiare, accadrà probabilmente a buona parte dei nostri pensieri di diventare un giorno ‘scaduti’ e un po’ ridicoli. La storia di Galileo offre spunti e ragioni per interrogare il futuro senza l’ossessione magica di indovinarlo per forza.
La lezione di Galileo non è solo scientifica, ma soprattutto critica. Essere geniali, in circostanze difficili, può essere un problema. Lo spettacolo ripercorre con la forza della metafora le difficoltà e spesso la solitudine del “fare scienza”, del procedere in silenzio, per tentativi e attraverso gli insuccessi. È a questo impegno, che troppo spesso si confronta con l’inadeguatezza dei fondi, che Marco Paolini e La7 rendono omaggio con questo appuntamento. Il direttore di rete, Paolo Ruffini, ha commentato:
La narrazione di Marco Paolini è da anni un valore aggiunto per La7 grazie alla sua capacità di raccontare una realtà che nessuna lettura e nessuna immagine può dare: la sensibilità di Marco nel disegnare con le parole le storie e i volti trasmettendo le sensazioni e spiegando i temi del suo lavoro è una dote che siamo onorati di mettere ancora una volta a disposizione del pubblico con un prodotto unico e originale in una location eccezionale per la quale devo ringraziare l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, che ci ha messo a disposizione i suoi laboratori e i suoi ricercatori, che parteciperanno alla serata con Marco e all’approfondimento condotto da Natascha Lusenti.
A seguire, infatti, la giornalista Natascha Lusenti condurrà dalla Sala Fermi l’approfondimento L’importanza della carta stagnola, titolo che rimanda a un materiale banale nel suo utilizzo quotidiano e domestico, ma strategico in molti esperimenti complessi. Ad accompagnare Natascha ricercatrici e ricercatori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e non solo, che racconteranno i complessi esperimenti che prendono vita nei loro studi con il contributo artistico e visionario di Marco Paolini, in collegamento dalle sale dei laboratori sotterranei del Gran Sasso. Inoltre il rettore dell’Università di Padova Giuseppe Zaccaria e due ricercatori dell’ateneo saranno in collegamento dalla Cattedra di Galileo al Palazzo del Bo.
L’evento verrà trasmesso in diretta a partire dalle 21.10 anche in streaming sul sito www.la7.it e sarà disponibile in replica per 7 giorni all’indirizzo www.la7.tv.