Confesso di non aver mai nutrito una grande simpatia nei confronti di Tale e Quale Show. Il concept mi sembrava poco originale, il conduttore Carlo Conti troppo istituzionale e soprattutto nel complesso mi è sempre parso incompleto. Fino a ieri sera. Meritatissimo l’ascolto di 5.172.000 telespettatori col 24% di share.
Finalmente in Rai hanno capito che per realizzare uno show di prima serata con i fiocchi occorre una buona dose di follia. Ieri Fabrizio Frizzi negli inauditi panni di Piero Pelù è valso il prezzo del biglietto (del canone forse è un po’ troppo). Fiordaliso nelle vesti di Loredana Bertè si è rivelata uno spasso, soprattutto nell’inatteso ruolo di entertainer. Il livello dei vip imitatori l’ho trovato davvero molto alto, ma in tutta sincerità devo dire che si nutre una sorta di timore reverenziale nei confronti di Chiara Noschese. La performance sulle note di Cuore di Rita Pavone a mio giudizio era inconsistente e ho il sospetto che l’alto piazzamento di ieri sia stato dovuto a meri meriti anagrafici. Il fatto che lo stesso Christian De Sica le abbia dato il voto più alto la dice lunga sulla casta dei figli d’arte nel nostro Paese.
Perdonatemi la divagazione, proseguiamo con l’analisi dello show. Gabriele Cirilli si è trasformato nella guest star di questa terza edizione. Adoravo il comico romano ai tempi di Tatiana e quindi di Zelig, mentre al suo passaggio in Rai credo che abbia smarrito la sua identità . Bene, Cirilli adesso ha capito che della sua identità doveva farne a meno: la tripla imitazione dei componenti dei Ricchi e Poveri è stata irresistibile, soprattutto per quanto riguarda lo sguardo perennemente incantato della frontwoman Angela. Una accanto all’altro ieri sera erano davvero impressionanti. La prossima settimana qualcosa mi dice che sarà meno di impatto in Wanda Osiris, ma si fatica a capire che il repertorio deve rimanere sugli anni Ottanta.
Perfino Carlo Conti in questa prima puntata di Tale e Quale Show era più simpatico del solito. Il conduttore più abbronzato del tubo catodico pare per una volta aver dismesso i panni del presentatore istituzionale e ha resuscitato la sua recondita simpatia (perché ai tempi di In bocca al lupo Carlo Conti era simpaticissimo, poi non so dirvi cosa sia successo): davanti all’impasse del risultato sul monitor è ricorso al tradizionale fogliettino scritto a mano e non si è perso d’animo quando faticava a leggere la calligrafia della classifica. Insomma, Tale e Quale Show adesso è uno show completo.
p.s. Baciamo le mani si è fermato a 5.033.000 telespettatori e al 21,67% di share.