Da lunedì 18 marzo, in seconda serata su Rai 3, torna in tv Neri Marcorè con un nuovo programma all’insegna della satira. Si tratterà di uno spettacolo, firmato dallo stesso Marcorè, basato su un’osservazione satirica della vita quotidiana. Sul palco, l’attore racconterà e canterà situazioni paradossali, utopie possibili e vari aspetti comici che involontariamente tutti noi incontriamo nella vita di tutti i giorni.
Pur trattandosi di un programma satirico in onda in una rete minore e in seconda serata (alle 22:50), la trasmissione può già vantare diversi fan su Facebook prima ancora dell’esordio ufficiale. Segno che in Italia il bisogno di satira è ancora forte, nonostante i vari tentativi di censura o di ridimensionamento.
Gli ultimi episodi, li ricorderete tutti, hanno avuto a che fare con la recente edizione del Festival di Sanremo: è bastato un monologo di Maurizio Crozza iniziato su una divertente imitazione di Silvio Berlusconi per far partire la reazione disgustata di (per fortuna pochi) presenti e le conseguenti dichiarazioni indignate di alcuni politici. Per non parlare di alcuni salotti pomeridiani strumentalizzati, primo fra tutti quello della D’Urso, che hanno speculato parecchio sulla vicenda.
E che dire di Luciana Littizzetto che ha quasi rischiato il posto al Festival solo per aver criticato il ritorno in politica di Berlusconi? Indubbiamente la frase incriminata “non dico un pudore, che è un sentimento antico… ma una pragmatica sensazione di aver rotto il…” può essere considerata forte, ma non è forse questo il ruolo della satira?
La satira è satira, tocca tutto e tutti. Sembra però che questo concetto non entri bene in testa ai nostri politici, di qualsiasi schieramento. Chissà se Nerì Marcorè arricchirà il suo programma con alcune delle sue più fortunate imitazioni, come quelle agli onorevoli Gasparri, Casini e Binetti. In ogni caso, noi ci Cinetivu auguriamo al programma il giusto successo che merita, sperando che la satira riesca finalmente a svolgere il ruolo per cui è nata.