Premetto che sono un estimatore di Unomattina in famiglia, il contenitore del weekend di Raiuno condotto con garbo e professionalità da Tiberio Timperi e Miriam Leone sotto l’egida di Michele Guardì: Unomattina in famiglia si potrebbe definire la versione deluxe di qualsiasi programma del mattino, grazie a due bravi presentatori e contenuti interessanti, questi ultimi conditi da un’ironia sconosciuta al palinsesto di Raiuno. Come se l’ironia fosse una prerogativa del pubblico giovane.L’ironia è per esempio il nucleo della rassegna stampa di Gianni Ippoliti, per qualche oscura ragione relegato al ruolo di opinionista e di inviato semiserio all’interno de L’Arena di Massimo Giletti. A Unomattina in famiglia invece Ippoliti è semplicemente spassoso, evidenziando le assurdità e le contraddizioni presenti in una rivista di gossip: titoli scandalistici che non corrispondono allo spirito dell’articolo, foto riciclate di settimana in settimana o addirittura poco credibili (Benedetta Parodi cucina perennemente a fornelli spenti) la posta del cuore affidata a un ex gieffino caratterizzata da risposte salomoniche come “Parlane con lui/lei“.
E la premiata coppia Tiberio Timperi – Miriam Leone non fatica a mettersi sulla lunghezza d’onda del declamatore: anche quando nel mirino di Gianni Ippoliti finiscono “compagni di squadra” come Adriana Volpe non manca la battutina sarcastica di uno dei due. Sarebbe davvero interessante trasferire questo blocco all’interno di Domenica in, in modo tale da costituire la risposta della generalista a Celebrity now di Selvaggia Lucarelli, oramai assunta a opinion-maker del web.
Un altro dei blocchi che trovo particolarmente edificante all’interno di Unomattina in famiglia è il Pronto soccorso linguistico a cura di Francesco Sabatini, linguista di lungo corso e attualmente Presidente Onorario dell‘Accademia della Crusca: il professore dispensa consigli ai telespettatori che chiamano in diretta proponendogli un dubbio grammaticale, ma prima di passare a sciogliere il bandolo della matassa viene proposto un servizio nel quale viene coinvolta la vox populi in merito a uno dei quesiti della puntata.
Dal momento che la lingua italiana accomuna ogni telespettatore e non si tratta nemmeno di un segmento troppo colto bensì quanto di più popolare ci possa essere, un blocco dedicato all’uso corretto e alla salvaguardia dell’italiano meriterebbe una promozione all’interno di Domenica in, almeno per scardinare quella formula a base di dibattiti e videocatechismi ai quali ci sta abituando. D’altronde si tratta di idee assolutamente low cost.