Don Gallo difende i gay da Alba Parietti, nel talk Storie in onda su Vero. Don Gallo rilascia anche altre forti dichiarazioni, tutte confermano la personalità straordinaria di un “partigiano del Vangelo”, un prete da “marciapiede”, come lui stesso si definisce, che ha dedicato tutta la sua vita agli ultimi, agli emarginati. “L’omosessualità è un dono di Dio. In nessuno dei quattro vangeli non c’è una parola che condanna l’omosessualità”, dice il sacerdote che racconta la sua storia e parla di tematiche forti: i diritti civili, le condizioni delle carceri in Italia, la considerazione delle donne in Chiesa.
Don Gallo è l’ospite d’eccezione del talk Storie in onda tutti i pomeriggi su Vero alle 16.00. Sacerdote illuminato, eclettico ed eccentrico non ha perso l’occasione, raccontando la sua storia, di dire come la pensa su tantissimi argomenti. Opinioni spesso distanti da quelle ufficiali della Chiesa.
Don Gallo racconta la sua storia: la fede, la vocazione, la vita da partigiano. E poi risponde alle domande di Alba Parietti su temi più attuali, a cominciare dalla situazioni delle carceri italiane.
“Dobbiamo capire che la questione del sovraffollamento delle carceri non è secondaria, la pena deve essere infatti rieducativa. Le condizioni di vita dei detenuti sono proibitive, quelli sono dei lager, quella è tortura”.
Don Gallo, infatti, affiancato da Marco Pannella si batte per la questione del sovraffollamento. E Maurizio Costanzo interviene telefonicamente a sostenere la causa. Don Gallo poi torna su temi forti, che hanno suscitato aspre polemiche con la Chiesa: il celibato dei preti, l’omosessualità e la transessualità. Don Gallo non ritiene necessario il celibato, difende a spada tratta i gay: i nessuno dei quattro vangeli esiste la condanna all’omosessualità e racconta un episodio relativo alla Associazione Princesa per i diritti dei trans gender, fondata nel 2009 contro l’omofobia e la trans fobia:
“Ricevetti una telefonata dal cardinale riguardo alla mia presidenza della associazione. Gli risposi solo: <Eminenza, come la mettiamo con i trans? È vero non saran gigli ma son sempre figli”
E l’intervista prosegue parlando delle donne (praticamente ignorate in Chiesa, a meno che non siano volontarie per fare le pulizie), del vangelo (si cita il vangelo secondo De Andrè come fonte di ispirazione e punto di riferimento) e si conclude con il ricordo di Bella Ciao, cantata in Chiesa da Don Gallo anni fa.
Un ospite davvero eccezionale, quello che ha potuto vantare Alba Parietti nel suo studio del talk “Storie” (che si fa così perdonare recenti momenti trash). Da far invidia a opinionisti d’ogni sorta e vip decaduti, con il sedere piazzato sulle poltroncine dei salottini Rai e Mediaset che aprono bocca e gli danno fiato non appena il conduttore deglutisce, tra un rvm e l’altro.