Sarà che l’Italia è la nazione più vecchia d’Europa, sarà che nemmeno durante le vacanze di Natale un bambino può stare sveglio fino a quasi mezzanotte, ma il 7% e poco più di share, non rende giustizia a Mi raccomando, il nuovo programma di Italia1 con Federica Panicucci e Dario Bandiera.
Ho pensato un po’, prima di scrivere questo Post, se fosse giusto bocciare Mi raccomando solo perché mi sembrava essere l’ennesimo clone di Chi ha incastrato Peter Pan (dopo diventato Chi ha incastrato lo zio Jerry e che poteva benissimo diventare Chi ha incastrato mamma Federica, vista la maternità della conduttrice).
Ebbene non ne ho avuto il coraggio, perché pensando ai figli e nipotini dei miei amici ho capito che a loro sarebbe piaciuto lo svolgimento dello spettacolo e gli stupidissimi giochi di Dario Bandiera.
Lo show condotto dall’inedito duo Panicucci-Bandiera, si basa sul format giapponese I’m old enough, e vede protagonisti bambini dell’asilo e dell’elementari che ricevono, dai loro genitori, dei compiti da portare a termine fuori casa (portare degli oggetti a qualcuno, fare delle commissioni), un luogo mai o quasi mai esplorato da soli.
Queste storie vengono montate con la simpatica aggiunta di baloon, fumetti e mappe della città e riproposte in studio, dove genitori, bambini e tutto il pubblico, rigorosamente minorenne, le commentano insieme ai nostri conduttori.
Federica Panicucci ha il compito di emozionarsi più di tutti e di accudire i bambini spaesati davanti alle telecamere, oltre che lanciare i filmati e fungere da spalla di Dario Bandiera.
Il comico siciliano di contro deve occuparsi di far ridere i bambini, e ci riesce benissimo perché riesce ad essere veramente molto stupido con il minimo indispensabile (un palloncino, un mazzo di carte, un foulard), e di far sorridere lo spettatore più adulto, e in questo caso ci sono i veri problemi (ritengo che abbia grandi capacità, ma che dovendo scegliere il target preferisca non scontentare i bambini e quindi non faccia tutti i numeri che è in grado di fare) perché risulta troppo ripetitivo nel non far nulla di concreto per accattivarsi un pubblico over 18.
In conclusione: in mezzo ad una platea piccina piccina il nuovo programma di Italia1 non sfigurerebbe sicuramente, ma forse dovrebbe cercare di equilibrare i momenti per i bambini e quelli per gli adulti, che non possono emozionarsi tutta la sera solo per il visino tenero e dolce di uno dei pupi protagonisti. L’altro aspetto negativo sta nella lunghezza esagerata del programma che non può essere visto fino a tarda notte da un bambino.
Proporrei per risolvere il problema, meno interviste ai genitori (le domande retoriche e la noia si sprecano: puoi chiedere ad un genitore se il figlio è stato bravo? Potrà mai risponderti davanti alle telecamere:”No, mi ha fatto vomitare! Era ridicolo!”.) e qualche pillola educativa magari data proprio dallo scanzonato Dario Bandiera.
Consiglio il programma, se mai avrà un seguito, a tutti i bambini e ai genitori che soffrono della sindrome di Peter Pan e non mi riferisco al vecchio show condotto da Bonolis e Laurenti!
non l ho mai visto..e di certo dopo aver letto questo post, nn mi capiterà mai di accendere la tv volontariamente per vederlo!la panicucci,mi piace
ma l’altro nn l’ho mai sentito, neanche nominare!
La trasmissione mi è piaciuta. La Panicucci è stata brava come sempre. Dario Bandiera non l’ho proprio ascoltato. Alla fine però è il solito programma.
Io il programma l’ho seguito quasi tutto, e detto sinceramente Dario Bandiera era l’unica cosa bella di quello show, il resto era una cosa inguardabile, lento e palloso, se non ci fosse stato lui neanche quel 7 percento di ascolti avrebbe fatto! grande Dario