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L’inchiesta: W la pubblicità occulta di Sanremo!

Carissimi lettori, è proprio vero che tutto il mondo è Paese:in questa parte del mondo, l’Italia, con il terzo debito pubblico al mondo, stiamo arrivando alla frutta, i soldi sono pochi e bisogna trovare il modo di recuperarli. Sarà forse per tal motivo che anche il Festival di Sanremo, il festival della canzone italiana, è diventato il festival della pubblicità.

Qualcuno sosteneva (non mi chiedete chi, per favore, perché la mia memoria vacilla), che le trasmissioni televisive sono diventate l’intermezzo tra una pubblicità e l’altra e la competizione canora della città dei fiori ne è la dimostrazione.

Fino a qua, anche se il quadro è abbastanza deprimente niente di male; quello che proprio non sopporto è sapere che l’ospite viene pagato per essere presente all’Ariston a fare pubblicità al suo film in uscita. E’ il caso di Carlo Verdone.


I fatti: durante la kermesse, fra un Pippo nazionale incartapecorito, che gira su una giostra tenendo una bottiglia d’acqua in mano e un Chiambretti, che regala attimi esilaranti quanto un detenuto che percorre il miglio verde (rispetto a Markette, Pierino, non può permettersi di essere se stesso e fa sketch vecchi di vent’anni), compare Verdone. Come? Finita l’interruzione pubblicitaria, parte subito il promo del film; io, che mi ero distratto un attimo e non avevo visto la scritta Sanremo 2008, chiedo ai miei amici:”Che film è? Quello nuovo di verdone? Hanno già detto quando uscirà al cinema?”. Uno di loro mi fa notare che, i cinque minuti di promo del film, erano interni al festival, difatti ecco comparire Verdone (un pò appesantito) in video, che inizia il suo show con Pippo Baudo.

Cosa c’è di male? Niente, se fosse specificato durante il promo, che è un messaggio promozionale, tutto se consideriamo che l’ospite viene pagato per sponsorizzare il film. Non serve nemmeno tirare in ballo il canone, per indignarsi. Un ospite pagato non può limitarsi al suo show? Quale motivazione si può dare alla messa in onda del trailer del film (di cui non faccio il nome, così non gli faccio pubblicità, tiè!) in una gara canora se non quella di doverlo pubblicizzare?

Tutto il mondo è Paese dicevo inizialmente, così dopo la De Filippi durante Amici, la Perego durante Buona Domenica, sono costretto a segnalare, che il festival, che dovrebbe essere un’istituzione in Italia è stato venduto per due soldi.

Son forse troppo critico? Ho scoperto l’acqua calda? Sicuramente si, ma non riesco più ad accettare questa situazione e la semplice denuncia non basta. Consiglio a tutti gli amanti di musica e ai cultori di Sanremo di assistere alle performance degli artisti direttamente su YouTube, così la pubblicità occulta se la guardano loro (e il mio amico e collega Enzo Mauri, che per voi si sacrificherà a stare incollato alla tv, per raccontarvi giornalmente la trasmissione). E ora di dire Basta! Ripartiamo da zero e Pippo Baudo e tutti gli altri genietti, che ci prendono in giro con questi mezzi (per risparmiare soldi sul cachet dell’ospite) mandiamoli al museo delle cere!

2 commenti su “L’inchiesta: W la pubblicità occulta di Sanremo!”

  1. Quando mai il Festival della “canzone Italiana” ha fatto qualcosa di pulito?
    E’ tutto uno schifo, il vero mondezzaio sta lì, a partire da Baudo, Chiambretti e le pseudo vallette fino ad arrivare al 99,9% delle canzoni.
    Il far pubblicizzare un film è veramente indecente….ma del resto uno spot diceva : Perché Sanremo è Sanremo!:…e noi ce ne siamo resi conto da anni!

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