In una stagione televisiva affollatissima di talk show il migliore di tutti paradossalmente non va in onda in tv. Si tratta de Il Fatto Tv, che ieri ha ospitato un bel dibattito tra Sergio Lo Giudice del Pd e Carlo Giovanardi del Pdl sul tema omofobia. A condurre il giornalista Lorenzo Galeazzi.Il Fatto TV altro non è che la versione televisiva de Il Fatto Quotidiano, il giornale diretto da Antonio Padellaro e sostenuto interamente dai contributi volontari dei lettori. La ricetta del format è delle più semplici: uno studio microscopico, un conduttore – l’ottimo Lorenzo Galeazzi – e due, massimo tre ospiti, contrariamente al sovraffollamento che invece caratterizza i blasonatissimi Porta a Porta, Ballarò, Servizio Pubblico e i più popolari La vita in diretta e Pomeriggio Cinque, con quest’ultimo che si configura come un’arena feroce alla quale prende ormai parte anche il pubblico in studio, molto spesso anche con rimostranze molto aggressive.
Veniamo però al succo del dibattito di ieri: come avrete avuto modo di leggere sui giornali, alla Camera nella giornata di venerdì si sarebbe dovuto approvare il disegno di legge contro l’omofobia. Alla discussione oltre all’onorevole del Pdl Carlo Giovanardi e al piddino Sergio Lo Giudice, ha partecipato anche il presidente di Arcigay Nazionale, Flavio Romani.
Ora, non staremo a dire chi ha ragione e chi no perchè questa è un’analisi puramente televisiva, ma questo tipo di programma ridotto all’osso è molto più utile per raggiungere lo scopo principale di un talk show: avere le idee chiare alla fine. In particolare, Il Fatto Tv ha smascherato forse inconsapevolmente l’onorevole Giovanardi. Il senatore è notissimo per i suoi attacchi omofobi ma un’affermazione lo ha tradito:
“L’Italia è uno dei Paesi meno omofobi al mondo. C’è Nichi Vendola che governa la Puglia, c’è Crocetta in Sicilia, ci sono Dolce & Gabbana, anzi esprimo la mia solidarietà a Dolce & Gabbana per gli attacchi subiti dall’Assessore di Milano“.
Possibile che il senatore non sapesse che i due stilisti fossero stati stroncati a causa dell’evasione fiscale e non sulla base del loro orientamento? Dopo anni di dibattiti tv ho una mia opinione in merito: il politico omofobo per eccellenza non è un omofobo. La verità è che Giovanardi in questi anni ha imparato a conoscere i mass media. Senza i suoi attacchi direttamente da Klaus Condicio come la stroncatura a un eventuale trono gay a Uomini e donne sarebbe un onorevole qualunque.
La mia teoria è che l’onorevole Giovanardi abbia capito molto prima degli addetti ai lavori televisivi che esiste un suo target di riferimento non particolarmente colto grazie al quale da anni può godere di un seggio in Parlamento proprio perchè da anni sostiene certe teorie. E’ vero che ora col Porcellum non c’è questa possibilità, ma in altre tornate elettorali questo escamotage ha pagato. Eccome se ha pagato!