Da piccolo i miei genitori mi hanno portato qualche volta, come credo la maggior parte di voi, al circo. A dire il vero non l’amavo, forse perché ero (e sono) limitato mentalmente, forse perché il clima mi sembrava forzatamente allegro, forse perché temevo per l’incolumità degli animali, ma apprezzavo comunque la grande professionalità dei suoi artisti, che indiscutibilmente si esibivano in numeri che nemmeno potevo immaginare.
Oggi il circo si è trasferito sul piccolo schermo, ma a causa della scarsa vena artistica, innovazione e, in alcuni casi, professionalità, hanno bisogno di pagare il pubblico o di gestirlo per tutta la durata del programma.
Mi è capitato più di una volta di partecipare a Matrix come pubblico e sentirmi indicare dallo staff i momenti in cui applaudire (con tanto di segnale per il via) e quando dover obbligatoriamente stare immobile. A detta di altri ragazzi, che erano lì presenti, il procedimento utilizzato nel programma di Mentana è una consuetudine di tutte le trasmissioni e non stento a crederlo.
In altre circostanze ho visto con i miei occhi, gli organizzatori di TRL, il programma live di MTV, passare dei cartelloni bianchi e suggerire ai ragazzi sotto al palco la frase da scrivere (anche se la maggior parte degli striscioni sono originali) e da mostrare in diretta, spostare nelle prime file i gruppi di persone più esuberanti, le ragazze più carine, i fans più rumorosi.
A volte mi è capitato di ricevere degli sms che mi invitano a partecipare a trasmissioni (solitamente quelle di Papi), promettendomi un incentivo di 10 Euro più 5 Euro per ogni amico che porto.
Il circo televisivo inizia a prendere forma nella vostra mente? Quando andavate al circo eravate voi a pagare o vi pagavano per seguire lo spettacolo?
Se ci fate caso all’inizio di Amici, si passa dal nero televisivo ad una bolgia di persone che applaude, batte i piedi e urla. Non è spontaneo, ma indicato nei tempi da un operatore in studio, un vero e proprio direttore d’orchestra. Saranno spontanei allora, i coretti che invitano ad uscire coloro che criticano i componenti della scuola? Saranno spontanei i fischi e gli ululati ai danni di Giampiero Mughini a Controcampo, ogni volta che apre bocca? Probabilmente si, ma dietro c’è un addestramento pari a quello che un domatore di leoni impartisce al suo compagno felino.
Se ci fate caso all’inizio di Amici, si passa dal nero televisivo ad una bolgia di persone che applaude, batte i piedi e urla. Non è spontaneo, ma indicato nei tempi da un operatore in studio, un vero e proprio direttore d’orchestra. Saranno spontanei allora, i coretti che invitano ad uscire coloro che criticano i componenti della scuola? Saranno spontanei i fischi e gli ululati ai danni di Giampiero Mughini a Controcampo, ogni volta che apre bocca? Probabilmente si, ma dietro c’è un addestramento pari a quello che un domatore di leoni impartisce al suo compagno felino.
Se il pubblico è ammaestrato, le scalette televisive, che devono sottostare alle esigenze pubblicitarie hanno sempre più le sembianze di una serie di esibizioni sconnesse tra loro, piuttosto che aspetti dello stesso programma: non serve per forza guardare lo Show dei record, per vedere fenomeni da baraccone pagati con gettoni di presenza per mostrarsi nelle loro particolarità (il pelo o le unghie più lunghe, la fisionomia felina, il corpo ricoperto di tatuaggi), perché basta guardare un talk show qualsiasi per trovare gli ospiti litigare tra loro, alzare la voce (o le mani), esibirsi in scenette inutili e artisticamente pari a zero (il salto in alto e i trenini dell’edizione di Buona Domenica di Maurizio Costanzo ve li ricordate? E la tavola da Surf o la doccia di quelle condotte da Paola Perego?).
Concludendo: quando andavo al circo, non gioivo come tutti gli altri bambini, ma non mettevo in discussione la grande professionalità di tutti coloro che con fatica e dedizione si applicavano per la riuscita della serata. Non so purtroppo se posso dire la stessa cosa della nostra attuale televisione. Non fraintendetemi, non voglio fare il bacchettone che vuole soltanto trasmissioni di qualità o forti emozioni, però mi chiedo: se le trasmissioni sono così belle e accattivanti perché mi devono pagare per seguirle e applaudire a comando?
a parte il gusto: un programma simile (in realtà uguale perchè era semprer della guinness world record) esisteva lo scorso anno su SuperTre (emittente romanca che non so se prende in tutta italia) e non credo che abbia fatto gli stessi ascolti di quella che sta a canale 5. quindi
: roba già vista!!!!!
Spettacoli deprimenti!