Tutti si scandalizzano di una persona, Marco Travaglio, che va in televisione e racconta di ciò che documenta sul proprio libro (certo, se parlasse dell’amore tra Veronica Lario e Silvio Berlusconi forse non darebbe fastidio a nessuno, sarebbe amato da tutta la classe politica e incasserebbe molto di più), ma nessuno batte ciglio per la pochezza della nostra televisione, vuota di idee (dove la più originale è il twister di Buona Domenica), poco educativa, che esalta personaggi come Fabrizio Corona, trasmettendolo in prima serata, ma che crea confusione nei ragazzi quando si parla di Aldo Moro (confuso con Lele Mora o con il simpatico Fabrizio Moro).
Fortunatamente in mezzo al nulla del Weekend, iniziato con Caterina Balivo e l’emozionante programma Dimmi la verità, dove coppie di vip e semivip sputtanano la propria vita a tutti, e continuato con la retorica de L’Arena e l’idiozia di Buona Domenica (il pubblico, questa settimana, attraverso il televoto doveva decidere se le donne tradiscono più degli uomini… No Comment) ecco uno spiraglio di luce: Per un pugno di libri.
Preciso: ventiquattro ore al giorno di programmi culturali personalmente non le reggerei, ma quando trovi un conduttore come Neri Marcorè, che pone una serie di domande sul libro della settimana (che sono nettamente più impegnative di quelle di Alta Tensione e Fifty-fifty) e un gruppo di ragazzi normalissimi che rispondono e si divertono, non si può cambiare canale perché scene del genere difficilmente si vedono.
La situazione pare non migliori nemmeno quest’estate: vi abbiamo anticipato i palinsesti estivi di Rai e Mediaset, e ancora una volta il sapore in bocca è amaro, amarissimo, forse perché il programma più atteso dai ragazzi è Lucignolo (avete presente quello dove si vedono culi e tette a non finire, quello dove un finto giovane è la voce narrante nel paese dei balocchi?), quello che qualche genio è riuscito a candidare ad un Telegatto assegnandogli un’importanza negata a programmi più ingegnosi o meritevoli, forse perché ci si aspettava che almeno in Estate la vera immondizia, la televisione falsamente culturale e di approfondimento venisse rimossa ed invece siamo al punto di partenza.
Prima di concludere, permettetemi di lanciare un appello a tutti voi lettori: non cascate ai finti regali che le reti televisive dicono di farvi, come le due puntate speciali dedicate a I Cesaroni (riassunto delle due stagioni creato ad arte non per voi, ma per riuscire a portare a termine Un ciclone in famiglia che sennò non sarebbe seguito), perché non siete voi i destinatari del regalo, ma gli inserzionisti che hanno pagato gli spazi pubblicitari.
Veramente pensate di contare qualcosa? Allora perché hanno spostato mille volte I Cesaroni, perché hanno chiuso, nonostante la grandissima richiesta, Ti lascio una canzone, perché quest’estate ci ripongono per la centesima volta Il commissario Rex e La signora in giallo? Occhi aperti. Non fatevi prendere in giro. Piuttosto spegnete la televisione e occupate differentemente il vostro tempo.
Travaglio una delle poche persone a dire la verità in televisione e viene denigrato, i ragazzi intervistati non sanno chi è Aldo Moro, come può la gioventù di oggi capire il presente attraverso il passato se la televisione condanna la verità e fa intravedere solo false verita sotto mantelli di eleganza?