Da questa sera su Raiuno torna il tradizionale appuntamento estivo con Superquark, il magazine curato e condotto da Piero Angela, dedicato alla natura, alla scienza, alla tecnologia, alla cultura, alla storia, alla musica e all’archeologia.
La nuova edizione, che terrà compagnia a tutti i telespettatori della rete ammiraglia Rai fino al primo settembre ogni giovedì alle 21.10, proporrà in apertura un documentario naturalistico prodotto da Ushuaia e BBC, poi una serie di servizi di news e di rubriche di approfondimento commentate da esperti del settore (come il professor La Vecchia, epidemiologo dell’Istituto Negri, Marco Avanzini, paleontologo, il professor Franceschi, studioso dei pluricentenari, il professor Carlo Someda, che si occupa di brevetti) e gli immancabili contributi esterni di Alberto Angela.
Tra le rubriche ricordiamo: Dietro le quinte della storia, curata dal professor Barbero, che quest’anno sarà incentrata sui retroscena dei rapporti fra i grandi del Risorgimento (Garibaldi, Mazzini, Cavour, Vittorio Emanuele II); Scienza in cucina, dedicata agli equivoci più comuni sull’alimentazione, per la prima volta curata dalla dottoressa Bernardi (il professor Cannella è prematuramente scomparso); il corteggiamento nel mondo animale illustrato dal professor Mainardi; gli esperimenti del fisico Paco Lanciano; una rubrica che ci racconterà se e come ci stiamo preparando al traguardo dei 7 miliardi di abitanti sulla Terra.
Tra gli argomenti trattati nei dodici nuovi appuntamenti si segnalano: Viaggio nell’invisibile (viaggio oltre il limite dell’occhio umano, che cercherà di scoprire una realtà che non si riesce a percepire); la ricostruzione virtuale della Casa dei Gladiatori di Pompei; la visita al Museo Lombroso di Torino; la città cinese che nessuno conosce, ma che è grande sei volte Roma; il nuovo osservatorio solare della Nasa; il bunker telematico del fisco italiano; l’industria inglese che sintetizza la bava dei ragni per creare articolazioni compatibili con lo scheletro umano.
Piero Angela sottolinea (fonte Il Tempo):
Scienza e tecnologia sono come l’acqua: entrano in ogni angolo della nostra vita. Vorrei richiamare l’attenzione di intellettuali e politici sul fatto che lo sviluppo economico di un Paese è legato al livello di cultura della sua popolazione. E invece la cultura in Italia non è considerata vincolante al suo sviluppo. Nostro compito diventa allora anche mostrare il ruolo fondamentale della ricerca scientifica e dello sviluppo tecnologico.