Inizia, stasera alle 23.40 su Raidue per otto settimane, Sbarre, il primo docureality (prodotto da Luca Barbareschi) ambientato in una delle carceri più famose d’Italia: Rebibbia. In ogni puntata, il cantante Fabrizio Moro racconterà la storia di un ragazzo borderline che incrocerà il percorso e la vicenda umana di un carcerato: un confronto, drammatico ed emozionante, in cui i due binari del racconto si fondono alla ricerca di una riflessione positiva. Da qualche parte in Italia un giovane sta rischiando di finire male: problemi di droga, spaccio, violenza, furto. O semplicemente è cresciuto – suo malgrado – in un quartiere “a rischio”. E se incontrasse un suo ipotetico “futuro”? Una persona che non è riuscita ad evitare la “cattiva strada”?
L’obiettivo del programma è quello di interessare il pubblico a due realtà, quella del mondo giovanile e quella della situazione carceraria. Due visioni della nostra società spesso trascurate, documentate questa volta come narrazione in soggettiva di due “protagonisti”. Il ritmo incalzante, le suggestioni visive a enfatizzare i momenti cruciali delle storie, la forte base emozionale dei racconti forniscono a Sbarre una narrazione forte, intensa con un finale che è anche speranza in un futuro migliore. Un racconto che è osservatorio privilegiato sul disagio giovanile e sulla realtà carceraria italiana. Il carcere viene visto in un modo nuovo, raccontato da chi lo sta vivendo da ormai tanto tempo e da chi non vorrebbe viverlo affatto.
Il racconto televisivo vede prima il ragazzo accompagnare il telespettatore nella sua vita e alle soglie del carcere. Una volta entrato, il testimone di questa staffetta “di vita” passa nelle mani del carcerato. Sarà lui a mostrare la sua vita: dove dorme, dove mangia, i suoi “amici”… ma anche le sue paure, le recriminazioni, il suo passato. Alla fine di ogni puntata, Fabrizio Moro raccoglierà le impressioni a caldo del ragazzo appena uscito dal carcere e dedicherà a lui e alla storia che ha ascoltato una canzone unpuggled che racchiude nel testo il senso dell’incontro appena avvenuto.