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Paesaggi con figure su Raitre

 Al via stasera alle 23.00 su Rai 3 Paesaggi con figure. Viaggio nell’Italia da ritrovare, una serie di quattro film documentari dedicati ad un viaggio in Italia, da sud a nord, con l’intento di comprendere il nostro Paese nel momento in cui appare confuso e smarrito, alla ricerca di valori, serenità, ottimismo, senso civico che forse, oggi, sono andati perduti. Il viaggio si sviluppa attraverso percorsi minori, attraverso piccole strade della provincia italiana seguendo il filo rosso di temi e parole quali memoria, moralità, tutela dei diritti, legalità, solidarietà, migrazione, lavoro, terra, ambiente, paesaggio, bellezza.

Le parole di gente comune – uomini e donne, antiche figure in cui riconosciamo il carattere di italianità e nuovi cittadini provenienti da ogni parte del mondo che modificano il panorama antropologico del nostro Paese e delineano un paesaggio umano inedito, complesso e multiforme – si intrecciano con paesaggi geografici, urbani e naturali, testimonianza dell’unicità italiana sfuggiti miracolosamente alla logica del profitto, a paesaggi degradati, irrimediabilmente perduti, feriti per l’incuria e per interessi economici.

Il primo episodio comincia in Sicilia, a Portella della Ginestra, luogo della memoria, testimonianza di storia orale legata alle occupazioni delle terre nel dopoguerra, alle lotte per la conquista del lavoro e al riconoscimento del valore della terra. Poi si attraversa il centro della Sicilia passando per Monreale e Polizzi Generosa, raccontando storie di luoghi e di uomini il cui desiderio di legalità e di giustizia sociale, di lotta alla mafia, anche attraverso il riutilizzo dei beni confiscati, diventa pratica quotidiana di azioni personali. Il viaggio prosegue per piccoli paesi e cittadine, storicamente modello di urbanistica e civiltà, e in luoghi cancellati dalla geografia in seguito a terremoti, come Gibellina, o a causa di ripetute emigrazioni come Riesi, al centro della Sicilia.

Poi i paesaggi agricoli dei granai della Sicilia ma anche quelli feriti dagli impianti petrolchimici che, come spettri, affiorano qua e là nel nostro Paese; poi le meraviglie architettoniche barocche, chiese, strade e piazze che sopravvivono. Dalla Sicilia si arriva in Calabria e la si percorre lungo la S.S. 18: qui l’amara e desolante visione nello scoprire un territorio ricchissimo dal punto di vista naturalistico ma al tempo stesso ferito a morte per l’abusivismo edilizio, il degrado, la negazione della legalità. La scoperta che la povertà e la disuguaglianza sociale creano irrimediabilmente altri conflitti sociali come a Rosarno – luogo divenuto simbolo della presenza e della difficoltà d’integrazione dei migranti in Italia.

Il viaggio prosegue nella quotidianità di un paese come Filadelfia, attraverso il racconto di una giovane generazione e di Praia a Mare, attraverso il racconto di un sopravvissuto di una fabbrica che nel corso degli anni ha causato decine di morti a causa della mancanza del rispetto dei fondamentali diritti dei lavoratori e della salute sul lavoro.

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