Vent’anni dopo la strage di Capaci (in cui persero la vita il giudice Falcone e la sua scorta), Rosaria Schifani (moglie dell’agente Vito, rimasto coinvolto nell’attentato) ha deciso di fare fino in fondo i conti con se stessa e con le sue emozioni, tornando sui luoghi della tragedia. La donna racconta, in prima persona, una storia di dolore e di coraggio, la storia di una persona che, lasciando Palermo, la sua città, ha saputo offrire al figlio (oggi Emanuele ha vent’anni e nessun ricordo del padre) e a se stessa una nuova opportunità di vita.
Rosaria non ha mai smesso di cercare i “perché” della mafia e, la sua analisi del fenomeno che le ha stravolto l’esistenza è amara e disincantata. Oggi, come ieri, non crede che i mafiosi possano pentirsi ma a loro vuole dire che lei, con grande fatica, ha saputo ricostruire la sua vita, mentre loro restano avvolti in una spirale di morte, senza speranza. L’appuntamento è, stasera, alle 21.05 su Raitre con Ho vinto io.
Photo Credits | Getty Images