Il 22 Luglio 2011 la Norvegia venne sconvolta dall’azione criminale di Anders Breivik; tre anni dopo Crime + Investigation ricostruisce quella tragica giornata: martedì 22 Luglio alle 21.00 su C+I trasmette per il ciclo Giorni di Ordinaria Follia l’episodio La Strage di Utoya.
Oslo, alle 15.18 un furgone bianco parcheggia vicino a un palazzo governativo. Alla guida si trova un trentaduenne vestito da poliziotto e di nome Anders Breivik. Alle 15.26 esplode una bomba: muoiono otto persone. Questo è l’inizio della tragedia che sconvolgerà la Norvegia. A raccontare quella giornata è l’episodio La Strage di Utoya nella serie Giorni di Ordinaria Follia, in onda martedì 22 luglio 2014 alle 21.00 su Crime + Investigation (Sky 118).
Attraverso interviste a sopravvissuti, testimoni oculari, psichiatri, poliziotti e giornalisti, il documentario ripercorre i principali momenti di quell’evento, puntando i riflettori anche sulla vita di Breivik. Figlio di un diplomatico e di un’infermiera, la sua infanzia è segnata dal divorzio dei genitori e da un comportamento che attira l’attenzione degli psicologi. Adolescente, entra a far parte di una gang nazionalista, ma viene allontanato dai suoi coetanei. Per qualche anno abita con la madre, poi tende ad isolarsi, frequentando gruppi di estrema destra. Decide infine di andare a vivere in una fattoria nei dintorni di Oslo, dove organizza il massacro, pianificandolo nei minimi dettagli.
L’autobomba delle 15.26 serve infatti a Breivik a tenere impegnate le forze dell’ordine ad Oslo, dandogli il tempo di recarsi sull’isola di Utoya, dove si svolge un raduno di giovani appartenenti al partito laburista: è questo il suo vero obiettivo. Appena arrivato sull’isola, Breivik inizia a sparare: è calmo e metodico. Alcuni dei giovani provano a nascondersi tra i boschi o in acqua, ma vengono raggiunti dalla follia omicida del trentaduenne norvegese. Dopo circa un’ora gli uomini dell’antiterrorismo catturano Breivik. Sull’isola muoiono 69 persone: la più giovane ha 14 anni.