Debutta, stasera alle 22.15 su Rai5, Equator, la nuova serie in tre puntate condotta da Simon Reeve, nel quale si mescolano tragedia, ironia, avventura e scenari di grande bellezza: un viaggio lungo la linea dell’equatore, attraversando i posti più suggestivi di Africa, Asia e Sud America.
L’avventura comincia in Africa, continente lacerato dalla povertà, dalle malattie e da mille contraddizioni. L’impatto per il reporter è molto duro: il primo paese che attraversa è il Gabon, ricco di petrolio. La sua capitale, Libreville, ha mantenuto a lungo il primato del mondo per consumo di champagne, indicatore significativo della disparità tra ricchi e poveri in questo paese.
Poco più a est, sulla linea dell’Equatore, si trova un villaggio ai cui abitanti è stata proibita la caccia e per guadagnarsi da vivere devono ora esibirsi in danze tradizionali per i turisti. Per essersi rifiutata di pagare 2.000 dollari al giorno, la troupe televisiva è stata abbandonata dagli autisti nel cuore della foresta pluviale. In questa circostanza Reeve ha contratto la malaria ed è stato costretto ad interrompere il viaggio per curarsi. Prima di continuare l’escursione verso est, i locali gli sconsigliano di recarsi in Congo-Brazzavile, dove il rischio di un contagio di ebola è altamente probabile.
Per questo la meta successiva è la Repubblica Democratica del Congo, nazione dilaniata dalla guerra e dove dal 1998 almeno quattro milioni di persone sono state uccise. Reeve incontra molti abitanti con cui riesce a instaurare un dialogo: uomini donne e bambini lavoratori, che raccontano alle telecamere le loro condizioni di vita. Il cuore dell’Africa, tra l’Uganda e il Kenya (meta conclusiva del tour africano) è anche un susseguirsi di scenari mozzafiato, corsi d’acqua ideali per il rafting, e una fauna variegata: scimmie dispettose, imponenti rinoceronti e una distesa infinita di fenicotteri rosa.
Fonte | Ufficio Stampa Rai