La sempre elegante Paola Marella si prepara a condurre un nuovo show su Real Time: Changing Rooms e ha parlato con noi in un’intervista esclusiva del suo nuovo show e della sua carriera dentro e fuori alla TV.
Perché dovremmo vedere Changing Rooms?
Perché ci divertiremo molto! È un format che esiste già ed è stato modificato da Real Time, abbiamo aggiunto le 48 ore, il game e il budget di 1.000 euro. Le coppie che partecipano sono amici e dovranno rivoluzionare l’arredamento di una camera della casa dell’altro. Abbiamo visto di tutto: lacrime, gioia. Anche perché ovviamente fra amici qualcuno si aspetta che l’altro faccia la stessa cosa.
Tre aggettivi per definire Changing Rooms:
È un programma longevo, ma l’abbiamo reso più rinfrescante. Grazie al game che abbiamo inserito dato che sappiamo che il makeover, il prima e dopo ha successo. È uno show che colpisce chi lo guarda, è leggero, simpatico e divertente. Qui non abbiamo grossi budget, qui, invece diamo consigli e spunti facili e ripetibili. E poi sono anche giudice…
Le piace?
Sì, mi sono divertita, l’ho sperimentato in Shopping Night, ma in Changing Rooms è diverso. I lavori nelle camere rappresentano dei miglioramenti. In Shopping Night, invece, qualcuno era affetto di più dal mio giudizio perché si perdeva effettivamente qualcosa. In Changing Rooms mi aiutano anche i due interior, due capisquadra, il budget inutilizzato andrà, poi, alla squadra vincitrice.
Le manca la carriera nell’immobiliare?
No, anche perché mi divido fra la mia attività e la TV. Riesco a farlo anche perché ho un socio straordinario. Diciamo che su cinque giornii, mi occupo due giorni della mia atitivà e gli altri della TV. Due giorni torno nel mio ufficio che resiste, a fatica, in questo periodo di crisi.
Qual è stata la cosa più brutta e più bella che ha visto nella sua carriera?
Ho visto case per 25 anni, quando lavoravo nei cantieri, ho visto crescere ristrutturazioni: vedere nascere una casa da zero in soli 24 mesi è un’emozione, è come un parto, qualcosa di straordinario. Ho visto cose belle, anche per la tramissiome Cerco casa in cui siamo stati in posti meravigliosi in Europa. Ma ho anche visto cose brutte che però poi venivano trasformate in qualcosa di bello, come per esempio un immobile in via Maroncelli a Milano, prima era un rudere, con vegetazione dentro, completamente distrutto e oggi è bellissimo.
Le piacerebbe fare un programma con un’altra star di Real Time?
Sì! Abbiamo fatto qualcosa di simile per esempio con Enzo Miccio, Carla Gozzi e Cristina Parodi abbiamo commentato il matrimonio di William e Kate.
Quale crede sia il successo di Real Time?
È arrivata in un momento in cui non c’era nulla. Nel 2006, mi sembra che ci fosse ancora Tele + e ha riproposto trasmissioni che erano già note all’estero. È una rete che si rimette in gioco, fa tutto per seguire il pubblico. E poi è una grande squadra.
Lascerebbe mai il suo tacco 12?
A dire il vero le mattine uso un tacco 6-8, comunque no. Ci sono tacchi comodi che danno molto femminilità e poi li portavo anche in cantiere. Non ci ho mai rinunciato…