Oggi per programmi tv del passato parleremo di una delle trasmissioni televisive più amate a cavallo tra gli anni ottanta novanta: Piacere Raiuno.
La trasmissione itinerante trasmessa per tre stagioni, dal 1989 al 1992, dal lunedì al venerdì su Raiuno, dalle 12.05 alle 13.30 era ideata Brando Giordani e regia di Mimma Nocelli.
Il carrozzone di Piacere Raiuno, che andava in giro per tutta la penisola, di teatro in teatro intrattenendo il pubblico con giochi telefonici, ospiti, gag, balletti e musica, fu condotta nella prima e nella seconda edizione da Toto Cotugno, Simona Marchini e Piero Badaloni: quest’ultimo si occupava dello spazio giornalistico, mentre alla Marchini era affidato lo spazio comico e in parte quello dei giochi e musica, gestito prevalentemente da Toto Cotugno.
In ogni puntata, che cercava di mettere in luce le caratteristiche più interessanti della città che visitava, raccontando le leggende, le tradizioni, i personaggi, le dicerie, gli usi e i costumi del posto, venivano eseguite delle coreografie, ideate da Luciana Verdeggiante, dalle ballerine dello show, chiamate Tate di Toto, che erano Daniela Bellini, Laura Brett Fuino, Federica Osthaus, Lorenza e Graziana Petriconi.
Nella terza stagione, quella del 1991/1992, Gigi Sabani divenne il conduttore, affiancato poi, qualche settimana più tardi da Toto Cotugno, Elisabetta Gardini si occupò dello spazio giornalistico, mentre lo spazio gag e comico a Demo Mura. Quest’ultima edizione ebbe due gruppi di ballerine, le Tate di Toto e le Gige di Gigi, e vide l’entrata nel mondo dello spettacolo di Lorena Bianchetti, ma anche il successo di Simona Tagli.
Famosa e cantata da tutti era la sigla iniziale della trasmissione: Piacere, piacere, piacere RAI uno, Uno per tutti, tutti per uno, vai con il coro facciamo casino. Piacere, piacere, piacere RAI uno, dammi la mano stammi vicino fammi conoscere la tua città …
Purtroppo, due settimane prima del previsto, il 10 aprile 1992, Piacere Raiuno, in diretta da Cesena, chiude i battenti per motivi di budget, lasciando così lo spazio del mezzogiorno ad altre trasmissioni e noi italiani senza i nostri Cotugno – Sabani all’ora di pranzo.