Oggi per programmi tv del passato parleremo de Il Musichiere andato in onda sulla Rai dal 1957 al 1960, per un totale di 90 puntate. La trasmissione scritta da Garinei e Giovannini e prodotta da Gorni Kramer, Antonello Falqui, Gianni Ferrio, andò in onda dalla produzione Rai di Via Teulada a Roma e venne condotta dall’attore romano Mario Riva.
Inizialmente la trasmissione fu pensata con un differente titolo, Conosci questo motivo, ripreso di pari passo al titolo della famosa trasmissione USA Name that Tune, ma una settimana più tardi venne dato il nome Il Musichiere.Era il 7 dicembre 1957 quando andò in onda per la prima volta, preceduta dalla storica sigla Domenica è sempre Domenica.
Il gioco era facile: dei concorrenti seduti, all’attacco di un brano musicale dovevano correre a suonare la campanella, distante da loro circa 10 metri, per poter dare la risposta esatta del titolo della canzone. Il montepremi finale se lo aggiudicava chi riusciva ad indovinare il motivo mascherato, che suonava all’apertura della cassaforte contenente il premio in gettoni d’oro.
A suonare i motivi musicale c’era l’Orchestra di Gorni Kramer e due cantanti, Johnny Dorelli e Nuccia Bongiovanni. Al conduttore, vennero affiancate delle vallette, che cambiarono durante le varie edizioni e furono: Lorella De Luca, Alessandra Panaro, Carla Gravina, Patrizia Della Rovere, Patrizia De Blanck, Marilù Tolo, Brunella Tocci.
Durante la trasmissione arrivavano in studio numerosi ospiti, dal mondo e del cinema, ma anche dello sport e del teatro, costretti anch’essi a cantare. Louis Armstrong venne come ospite e cantò in diretta C’est si bon, Mastroianni insieme al Quartetto Cetra si esibì con una cover dei Platters, infine, all’interno del programma vennero inseriti gli Urlatori, cioè dei cantanti che uscivano da un grande Juke Boxe cantando, tra loro fa capolino una giovane Mina, Adriano Celentano, Giorgio Gaber e molti altri.
Il Musichiere è padre di numerose trasmissioni ancora oggi in onda sulla televisione italiana, basta citare Sarabanda, Canta e Vinci e molti altri, peccato però, che il successo della trasmissione del sabato sera italiano di quei tempi, non è paragonabile ai suoi figliocci, che nonostante la popolarità, non saranno mai paragonabili a Il Musichiere.