Secret Story è la nuova frontiera del voyeurismo televisivo. Prodotto dalla Endemol, arriva dalla Francia, e da tre stagioni su France 1, tiene incollati milioni di telespettatori. Le regole di base sono comuni al Grande Fratello. I candidati sono isolati dal mondo esterno per quattordici settimane in una casa chiamata “maison des secrets”, dove tutti i locali sono attrezzati di videocamere, eccetto i servizi igienici e in una stanza dove ciascun concorrente può custodire un segreto e provare a scoprire quello dei compagni d’avventura.
Condotto da Benjamin Castaldi (già conduttore di Loft Story, la versione oltralpe del Big Brother), il reality è supportato da una voce misteriosa, interpretata dallo speaker radiofonico Dominique Duforest, che può parlare in ogni momento ai candidati. All’inizio del gioco, la Voce impone dei comandi che i concorrenti devono obbligatoriamente seguire se non vogliono essere penalizzati.
La particolarità di Secret Story è che ogni partecipante deve dissimulare un segreto che lo riguarda per proteggere il suo salvadanaio, inizialmente pieno di 10000 Euro. I segreti sono generalmente personali come l’aver deciso di cambiare sesso, o essere sopravvissuti allo tsunami o ancora avere lo stesso Q.I di Einstein, altre volte, invece, possono essere modificati o imposti dalla produzione. Il concorrente che pensa avere scovato il mistero di un suo avversario può scatenare un tipo di allarme sonoro situato nel confessionale. Inizia un confronto dei due in privato ed in presenza della sola Voce, dove il convenuto deve tentare di giustificarsi senza rivelare il suo segreto. Lo scopritore può confermare la sua teoria, impegnando una parte del suo salvadanaio.
Chi vince? Come in ogni reality che si rispetti, si guadagna il montepremi finale, chi resiste alle nomination dei suoi compagni di viaggio, chi la scampa dal televoto del pubblico e chi scopre il maggior numero di segreti.