“Nel doppiaggio italiano si dice ‘fanculo’ e non ‘vaffanculo’ perché doppiano la di fuck you. Allora levano la prima sillaba. (Corrado Augias fa un esempio a caso, Le storia – Diario italiano, Raitre).
“Io questa la racconto perché gira molto ma sia chiaro che voglio bene ad Arrigo Sacchi e lo stimo tantissimo. Ai tempi in cui allenava Gullit si diceva che Gullit fosse, diciamo, molto dotato e allora spuntò questo soprannome che era, e diciamolo, “Tubo nero”. E allora Sacchi chiamava Gullit Tubo Nero per scherzo, e lui stava allo scherzo ma un giorno Gullit si stufò un po’ dello scherzo e andò da Sacchi e gli disse: Mister, basta con questa storia del Tubo Nero, e poi cosa crede che sia, avrebbe dovuto vedere un mio amico anni fa, lui sì che poteva essere soprannominato così. E Sacchi disse a Gullit: ma davvero, ma com’era? E Gullit, guardi, il tubo era lungo un metro e mezzo. E Sacchi, beh, non è possibile dai. E Gullit: sì, Mister, tanto che il mio amico non viveva più, e allora andò da un famoso chirurgo e gli disse: così è troppo, un metro e mezzo non è possibile non si può ridurre a mezzo metro? E Sacchi sempre più curioso: E come andò a finire? E Gullit: “Eh, il chirurgo fece l’operazione e portò tutto quanto alla misura di mezzo metro”. Ah, fece Sacchi, ma a quel punto gli venne una vera curiosità, aspettò un po’ e poi andò da Gullit e gli disse: Scusa Ruud, ma così, per curiosità, il metro che venne tagliato che fine ha fatto? Guardi, gli disse Gullit, ‘per quello che ne so io è rimasto in circolazione e adesso fa l’allenatore del Milan’. Salutiamo Arrigo Sacchi, ti stimiamo molto, ciao” (Fabio Caressa fa divertire il pubblico, Volo in diretta, Raitre).
“La mafia non ha mai strangolato i suoi clienti, si limita a prendere il pizzo. Ma qua vediamo un’altra mafia che strangola la sua vittima” (Beppe Grillo ha perso qualche passaggio, Repubblica.it).