In quasi quaranta anni di carriera David Cronenberg ha subito rare battute d’arresto, portando al successo film come “Il pasto nudo”, “Crash”, “Spider”, nonché l’ultimo “A History of Violence”. Ora torna con “La promessa dell’assassino”, nel tentativo di confermare la sua fama di abile regista.
La storia è ambientata nella Londra attuale, decisamente poco riconoscibile, dove la mafia russa la fa da padrona. Ciak, azione: un uomo viene sgozzato barbaramente sulla poltrona del barbiere. E’ solo l’inizio di un film che fa della violenza il suo personaggio protagonista.
Una ragazzina russa muore dando alla luce un figlio. Anna, l’ostetrica, che nulla può per salvarla, ne raccoglie le confidenze, leggendo il diario, alla ricerca di parenti cui affidare il piccolo. Dalle pagine esce il marcio di una storia fatta di mafia, prostituzione e violenza, in un’escalation di terrore e ferocia da far rabbrividire.