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Recensione: Lussuria, attenzione
A due anni di distanza dall’uscita dell’acclamato e premiatissimo “I segreti di Brokeback Mountain”, il regista taiwanese, naturalizzato americano, Ang Lee torna a riproporsi al grande pubblico con un film destinato a far discutere: “Se, Jie” tradotto in inglese “Lust, Caution”.
In Italia il titolo avrebbe dovuto essere più o meno “Voglia sfrenata, prudenza”, ma è stato ribattezzato “Lussuria, attenzione” per le scene di sesso che vedono coinvolti i due protagonisti.
Ma andiamo per ordine. Siamo ad Hong Kong a cavallo degli anni ’30-’40, in piena invasione nipponica. Wang Jiazhi è una timida studentessa militante nella resistenza cinese, che ha il compito di avvicinare e sedurre Mr Yee, un noto politico al soldo dei giapponesi. Lo scopo è quello di tendergli una trappola per ucciderlo. Quello che Wang non calcola è il rischio giocare con la passione e niente andrà come previsto, in una storia in cui nessuno si salverà.