Sul Doppiaggio – 7 – Il secondo dopoguerra

Una volta finita la guerra, finisce anche il periodo di monopolio con l’abolizione della legge nel 1945 e una nuova ventata di liberalizzazione spazza via l’aria appesantita delle tante imposizioni del regime.

Le Majors, che avevano accumulato un’ingente quantità di film, non aspettano altro che togliere l’embargo e ridistribuire i propri film. Questi film sbarcano in Italia insieme alle truppe alleate che la devono liberare. In Massa gli italiani si riversano nelle sale per ricucire uno strappo lungo anni con un cinema che un tempo distraeva.

Gli americani definiscono l’Italia un Paese che non ha bisogno di un cinema proprio e pensano bene di essere loro ad occupare questo campo: inondano il territorio di circa 500 pellicole di cui gran parte ancora con le didascalie, perché impossibilitati dal doppiarle. Gli Italiani disertano il cinema anche quando i film sono doppiati da voci che loro non riconoscono, quelle voci oriunde che erano le uniche che si potevano trovare in circolazione durante il tempo di guerra.

Su Mtv i ragazzi di Skins

La serata domenicale tutta british di Mtv inizia alle 22.30 con gli irresistibili sketch di David Walliams e Matt Lucas, la strana coppia di Little Britain, di cui avremo modo di parlare prossimamente in un apposito post, per poi proseguire alle 23 con un’altra autentica perla d’oltre Manica, la serie tv Skins. Composta da soli nove episodi, Skins parla del mondo degli adolescenti visto attraverso gli occhi degli stessi protagonisti, niente ambientazioni patinate o ragazze da sogno tipiche di tanti telefilm americani , qui la realtà descritta è nuda e cruda.

Trasmessa e prodotta da Channel 4, la serie è già un caso in madrepatria, dove sta per partire la seconda stagione con dieci nuovi episodi, mentre in Italia coloro a cui dovesse sfuggire la messa in onda su Mtv della prima serie, hanno la possibilità di seguire la replica il mercoledì alle 21.55, della puntata domenicale, su Jimmy, canale 140 di Sky, in versione doppio audio, per gustarsela in lingua originale.

Ambientata a Bristol, Skins parla di un gruppo di giovani ragazzi tra i 16 e i 17 anni studenti del medesimo college. Ognuna delle nove puntate parla delle vicende di ciascuno dei protagonisti, entrando nel loro intimo e mettendo a nudo i dubbi, le incertezze ma anche le ingenuità tipiche di un’età dove si pensa di poter dominare gli eventi senza che essi possano scalfirci.

Ascolti Tv: Domenica 10 Febbraio – Vince Maria e i suoi amici. Domenica in batte Buona domenica

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Che bello il nuovo stile del comunicato stampa Rai… comunque ieri vittoria di Amici di Maria De Filippi contro Montalbano in replica (sai che fatica, eppure il commissario nostrano anche in replica ha un numeroso seguito). Pomeriggio vincente per Domenica in su Buona domenica.

Sul Doppiaggio – 6 – Dall’embargo alla guerra

Con l’embargo, i doppiatori, che si sono già abituati alla comoda attività del doppiaggio, tremano all’idea di dover ricominciare la vita del girovago attore teatrale e rinunciare ad un guadagno sicuro e consistente.

Durante l’embargo, in soccorso delle poche società di doppiaggio operanti tutte a Roma, arrivano le pellicole di produzione italiana ugualmente da doppiare per la presenza sempre più consistente di attori stranieri, oltre agli italiani che si trovano in difficoltà nel momento di auto-doppiarsi o che sono impossibilitati per altri impegni a partecipare alla post-sincronizzazione.

Un altro aiuto arriva dalle piccole case di produzione italiane che, sempre rimaste in secondo piano rispetto a quelle americane, iniziano a produrre pià film e con i loro soldi allontanano lo spettro della disoccupazione. Dopo un breve periodo di incertezza, le case produttrici come la Columbia, la United Artists, la R.K.O. e la Universal decidono di non aderire più all’embargo concordato con la MGM, la Warner e la Paramount e riprendono ad inviare le loro opere.

Il blob dei blog: Cara Paola, attenta a non violare la fascia protetta!

Cara Paola (Perego),

oggi, hai quasi rischiato di non essere più la protagonista del mio post, scalzata da Platinette e le sue arroganti lezioni sull’educazione in diretta televisiva (e si che fino a qualche anno fa l’adoravo) al serale di Amici di Maria De Filippi, poi però ho ripensato alla tua ammissione di colpa circa lo spazio Parlano loro, dove parli di una rivolta online partita in settimana dai ragazzi contro la riduzione del loro spazio a favore di domande su fiction e film (la critica però è partita dalle pagine di questo blog… di ciò che parli tu cercando in rete non ho travato nulla… vabbè), e ho capito che meriti ancora le mie attenzioni.

Oggi, però, vorrei chiederti spiegazioni su lo splendido spazio della doccia, di cui avevo accennato qualcosina nei post precedenti, gestito da quella cima di Elisabetta Gregoraci, ma che, e me ne scuso, non mi ero accorto fosse in fascia protetta.

Tv Talk: su Raitre la tv ai raggi x

Tv Talk rappresenta l’esempio di come si possa proporre una interessante trasmissione d’analisi su quanto di meno intelligente lo spettatore si ritrovi ad osservare nella sua quotidianità: i programmi proposti dal piccolo schermo. Non intendiamo fare di tutta l’erba un fascio; nell’emisfero televisivo nostrano dove la commercializzazione del prodotto ha portato a uno svilimento qualitativo del prodotto stesso ecco che esistono ancora dei programmi di un certo spessore come Tv Talk, show magazine di Rai Educational di Giovanni Minoli, sempre in primo piano quando si tratta di commentare fenomeni attinenti al mondo della televisione.

Condotto da un ottimo Massimo Bernardini che ne è anche l’autore, Tv Talk va in onda ogni sabato mattina alle 9 su Rai Tre per circa un’ora, con l’intento di esaminare le trasmissioni del momento, non solo in orbita Rai, cogliendone l’essenza e le motivazioni che hanno dato luogo alla loro nascita.

In studio nel ruolo di commentatori Silvia Motta, coautrice insieme a Bernardini, le quattro giornaliste della redazione, Giorgio Simonelli, docente all’Università Cattolica di Milano, l’esperto di cinema e tivù, nonchè sceneggiatore e regista, Italo Moscati e vari studenti delle facoltà di Comunicazione italiane. Da quest’anno il programma si avvale dell’apporto non indifferente di Barbara Serra, anchorwoman di Al Jazeera International in collegamento da Londra e Franco Schipani, da New York nel ruolo di opinionisti sui temi caldi della tv d’oltre confine.

Genesis: dopo CSI e RIS arriva la serie spagnola. Risultato: promossa!

Da giovedì 7 Febbraio alle 21.50, va in onda su Fox Crime, Genesis, una nuova serie investigativa spagnola che si dimostra più valida della nostrana Ris e indiscutibilmente interessante.

La storia: una squadra speciale madrilena, composta dall’antropologa Lola Casado (Veronica Sanchez), l’ispettore capo Gustavo (Alvaro Bàguena), il medico legale Laura (Sonia Almarcha), i poliziotti della scientifica Laura (Marìa Almudévar) e Daniel (Quim Guitiérrez) e soprattutto suo fratello, nonché capo della polizia Mateo (Pep Munné), indaga su crimini inspiegabili basandosi sulle prove trovate sulle scene del crimine e lo studio del serial killer.

Non solo indagini, ma anche antropologia e psicologia, quindi per Genesis (nome dato proprio perché in ogni puntata si tenta di individuare la genesi del male) che in Spagna ha ottenuto grandi ascolti e la certezza della produzione di una seconda serie.

Ascolti Tv: Sabato 9 Febbraio – Ancora I migliori anni… dove è la concorrenza?

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri vince nuovamente I migliori anni, condotto da Carlo Conti. A questo punto mi viene il dubbio che Rai e Mediaset si dividano le serate, perché una seria contro programmazione probabilmente romperebbe la consuetudine delle vittorie (ma di questo ne parleremo probabilmente Martedì). Benissimo nel pomeriggio Amici con uno share del 34,86% e 4 milioni 428 mila telespettatori. Striscia la notizia è programma più seguito di Mediaset, ma come ogni sabato cala vistosamente negli ascolti (5 milioni 955 mila telespettatori), probabilmente perché le persone scelte dall’Auditel ogni sabato preferiscono vedere altro o uscire a mangiarsi una pizza. Rete4 ha per caso una prima serata? Mistero! Intanto trasmette un film che vince, ma solo come share, la seconda serata.

Sul Doppiaggio – 5 – Il doppiaggio degli attori italiani

Nel 1939 esce nelle sale un film dove gli attori che parlano con la voce di altri è in numero maggiore rispetto a quelli non doppiati. Si tratta de Il fornaretto di Venezia. La scelta delle voci inizia ad essere basata anche sulla pulizia della dizione da ogni forma di dialetto e cadenza. Per questo molti attori presteranno soltanto il loro volto al cinema.

Il fenomeno non è di alcun interesse per la stampa e le società di doppiaggio arrivano all’eccesso di far doppiare un attore ad un doppiatore che magari nello stesso film recita doppiato da qualcun altro, o caso più incredibile, un doppiatore presta la propria voce ad un attore solo in certe parti del film che per tutto il resto del tempo mantiene quella propria.

Alcuni esempi significativi possono essere Harlem del 1943, quando Luigi Pavese recita e impresta per qualche battuta la sua voce a Massimo Girotti, o Cuori in tormenta, dove Amilcare Pettinelli doppia Oreste Fares e viene doppiato da Augusto Marcacci.

Sportivu – 6 – Tanti sport invernali, tennis, biliardo e Coppa Uefa. Oggi: Rugby!

 

 

Secondo Weekend di Febbraio: torna Sportivu, che vi tiene aggiornati sugli eventi live che saranno trasmessi dalle televisioni in chiaro nei prossimi sette giorni.

 

Come di consueto vi dirò anche le dirette di Eurosport, che ha il coraggio di offrire per tutti coloro che non sono amanti del calcio o non solo, sport alternativi.

 

Oggi pomeriggio c’è il 6 Nazioni di Rugby in diretta su La7 con la sfida Italia – Inghilterra. Giovedì sempre su La7 arriva la Coppa Uefa che vedrà impegnata la Fiorentina. La Rai questa settimana trasmette solo sci. Più variegata è l’offerta di Eurosport, che trasmette la finale del Wta Open di Tennis e quella di Coppa d’Africa di calcio, e ancora il torneo di tennis di Antwerp, tantissimi eventi di sport invernali, un altro torneo di biliardo e atletica.

Cartoni animati story – 6 – Sui monti con Annette

Oggi Cartoni animati story vi farà fare un salto indietro nel tempo, per farvi ricordare una delle serie televisive più strappalacrime che la storia della televisione abbia mai mandato in onda (in realtà negli anni ’80 erano veramente tantissime): Sui monti con Annette.

Annette vive in un paese sulle montagne della Svizzera, Rossinière, con il padre Pierre e il fratellino Dany (la madre Francine muore in poco tempo per problemi di cuore, mentre partorisce) e frequenta sempre lo stesso amico Lucien.

La morte della madre fa crescere in fretta la piccola Annette che studia a casa per badare al fratellino e non ha più tanto tempo come prima per vivere la sua età. Quando un giorno, su richiesta del padre sopraggiunge in casa zia Claude, sembra sia tutto sistemato, ma i guai della famiglia non finiscono: Dany cade nel burrone e perde l’uso delle gambe. Questa disgrazia farà rompere i rapporti fra Lucien, accusato di essere causa dell’incidente e Annette, troppo legata al fratellino per lasciarla passare liscia al suo amico.

Ascolti Tv: Venerdi 8 Febbraio – I Cesaroni massacrano Pupo

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri sera netta affermazione de I Cesaroni su Canale5, che batte Pupo e il suo Chi Fermerà la musica (Che fine ha fatto il reality della Carlucci?). Bene come sempre le Iene Show. Striscia la notizia, 7 milioni 793 mila telespettatori, non ha rivali e vince la giornata, ma Senza Fiorello calano anche i suoi ascolti.

Sul Doppiaggio – 4 – Il periodo d’oro

Negli stabilimenti della Cines, nel 1932, si iniziano a doppiare una quantità impressionante di pellicole, anche di quelle un tempo insonorizzate. La forte domanda di doppiaggio comporta non solo l’interesse per il cinema di molti industriali, che lo vedono come un ottimo campo in cui investire, ma anche uno stimolo a migliorarsi qualitativamente per non perdere mercato.

Seguendo l’esempio della Cines sorgono, tra il 1932 e il 1933, diversi stabilimenti di post-sincronizzazione: l’ingegner Gentilini fonda la Fotovox e affida la direzione a Franco Schirato, che già aveva lavorato a Jointville al che decide di lasciare il teatro per dedicarsi unicamente al doppiaggio; Vince Sorelli apre la Itala Acustica; l’ingegner Persichetti fonda la Fono Roma.

E’ proprio quest’ultimo che si contraddistingue come vero e proprio impresario delle voci: crea un gruppo stabile di attori, pagandogli uno stipendio per la loro nuova professione di doppiatori. Il nuovo lavoro inizia ad attrarre gli attori perché dà la possibilità a questi di stabilirsi definitivamente in una città e di poter guadagnare anche 500 lire al mese. La Fox, la Warner e la Paramount a questo punto ritengono che sia più conveniente far doppiare i propri film alla Fono Roma piuttosto che creare un proprio stabilimento in Italia.

Recensione: 30 giorni di buio… 1 ora e 50 minuti di noia!

30 giorni di buio, ovvero una buona idea sprecata malamente.
In Alaska, per 30 giorni, la cittadina di Barrow (e credo non solo) si trova tra novembre e dicembre senza la luce del sole. La maggior parte degli abitanti emigra a sud per un mese, i rimanenti si godono la pace e la tranquillità di una città al buio standosene rinchiusi in casa per evitare di ammalarsi, causa violente nevicate.
Quest’anno gli abitanti di Barrow, tra cui lo sceriffo Eben Oleson (Josh Hartnett), la sua compagna nonché moglie Stella Oleson (Melissa George) e suo fratello Jake Oleson (Mark Randall), hanno visite: un gruppo di vampiri in doppiopetto (di cui uno la coppia sputata di Marylin Manson), con la faccia sporca di sangue (solo dal naso in giù) decide di depredare la città e fare una bella bevuta di sangue fresco (freddo, visto il clima).