Recorder – 19 – Mac Gyver

Cosa potreste fare con un coltellino svizzero e materiale di uso comune? Forse voi niente di speciale, ma c’è stato un personaggio che, da metà degli anni ottanta ai primi anni del novanta (1985-1992), era sulla bocca di tutti per la sua capacità più unica che rara di riuscire a sgominare un gruppo di ribelli, disattivare una bomba nuclerare, o salvare un ostaggio con il semplice uso del suo fido coltellino multiuso e ciò che aveva intorno.

Il biondo personaggio, lavoratore per la fantomatica fondazione governativa Phoenix Corporation, che vi presentiamo oggi a Recorder e che dà il nome alla serie è: MacGyver.

MacGyver, serie televisiva nata nel 1985 negli USA dalla mente di Lee David Zlotoff e trasmessa dalla ABC per sette anni e 139 puntate, racconta la storia di Angus MacGyver (Richard Dean Anderson), personaggio di cui si conosce poco, al soldo della fondazione presieduta da Peter Thornton (Dana Elcar), la già citata Phoenix, per il quale compie missioni pericolosissime atte a salvare vite umane, recuperare progetti governativi e distruggere possibili pericoli per il Suo Paese.

Ascolti Tv: Lunedì 5 Maggio – Vince ho sposato uno sbirro

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri vince la giornata Striscia la notizia, che viene visto da 6 milioni 753 mila telespettatori (29,31% di share). La prima serata è dominata da Ho sposato uno sbirro su Rai1, che viene seguita da almeno 1 milione e mezzo di persone in più rispetto al film con Will Smith Hitch – Lui sì che capisce di donne. Bene Le Iene su Italia1 (oltre il 15% di share e terzo programma della serata) e chi l’ha visto che supera l’11% di share e soprattutto batte Voyager su Rai2 e il film Banana Joe su Rete4 (per entrambi risultati sotto il 10% di share).

Linea d’Ombra – l’ombra del killer

Una linea sottile, un inquietante filamento silenzioso si insinua nelle nostre serate su Rai2, alle 23:40. Non ci tranquillizza nemmeno la pubblicità, che preannuncia un programma accattivante e crepuscolare.

I fatti, lo dice anche la parola, sono ormai avvenuti. A volte sono successe delle cose brutte, a volte raccapriccianti. Linea d’Ombra ce ne racconta una parte.

L’obiettivo della neonata trasmissione è quello di accompagnarci nell’ombra per raccontarci persone e eventi che hanno spaventato la storia. Persone efferate, la cui psiche è ancora sotto studio, di massimo interesse per la psicologia e per la scienza in genere.

Match Words: parole e musica su Match Music

Parole e musica, un connubio imprescindibile se calato nel consesso di un’intervista, dove le espressioni verbali fungono da filo conduttore nel rapporto che si crea tra intervistatore e artista. Le stesse parole che la fanno da padrone nel programma Match Words, in onda su Match Music (Sky, canale 716) il giovedì alle 16.05, la domenica alle 18 e nella nuova collocazione del lunedì alle 19.

Match Words, vuole sperimentare un nuovo modo di condurre l’allegro conciliabolo con l’ospite in studio, partendo da due presupposti fondamentali, il primo che l’artista sia italiano, necessario perché si possa creare il feeling giusto, il secondo che alcune parole chiave assumano il ruolo di spunto da cui partire, per dipanare la sottile matassa di impressioni e pareri al centro delle quali c’è sempre lui, il personaggio o il gruppo protagonista della puntata.

Diciamo subito che l’esperimento riesce solo in parte e quell’originalità che si vuole dare alla trasmissione si perde man mano che essa procede, rendendola di fatto una normale intervista di quelle che possiamo seguire anche su altri canali musicali, ciò non toglie che la conduttrice Clelia Patella, riesca sufficientemente ad entrare in sintonia con l’intervistato dando vita a un’oretta di piacevole conversazione.

Ascolti Tv: Domenica 4 Maggio – Vince Canale5 con I cesaroni. Crolla De Luca su Rai1

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri la giornata e la serata è stata vinta da I cesaroni che sono stati vista da più di 6 milioni e mezzo di persone. Crollo verticale a quota 4 milioni per Il commissario De Luca, visto poco più di Un ciclone in famiglia 4, fermo sempre sotto i quattro milioni. Ottimi ascolti per Report su Rai3, oltre i 3 milioni. Discretamente bene Criminal Minds su Rai2 (oltre il 10% di share e i due milioni di spettatori in uno dei due episodi) e il film U.S. Marshals – Caccia senza tregua su Italia1. Per Il commissario Navarro, non pervenuto nel comunicato stampa, i soliti bassi ascolti.

Il blob dei blog: il periodo di garanzia sta finendo!

Avete mai sentito parlare del periodo di garanzia? Se non sapete cosa sia, ve lo spiego in maniera semplice e fantozziana, perché è fondamentale per capire la considerazione che hanno di noi i canali televisivi.

Dicesi periodo di garanzia quel periodo di tempo, diviso in due tronconi (uno dal 16 settembre a metà dicembre, l’altro da Gennaio ai primi di Giugno), in cui una rete deve garantire gli ascolti ai propri inserzionisti.

Il periodo di garanzia sta per finire, a dimostrazione del fatto che tutte le trasmissioni più importanti o sono concluse (Grande Fratello, Amici di Maria De Filippi, Il Senso della Vita, Ti lascio una canzone) o stanno per arrivare al capolinea (Striscia la notizia, Uomini e Donne, I cesaroni, Domenica In, Buona Domenica, La Corrida) e con l’estate sta per entrare in vigore (come se si parlasse di ora legale) il periodo di non garanzia.

Recensione: Iron Man

Tony Stark (Robert Downey Jr.), l’erede delle industrie d’armi Stark, autentico genio che a sei anni aveva già costruito un motore e a 17 era laureato al MIT, un giorno, dopo la presentazione (con annessa vendita) del missile Jericho, ultima sua creazione, viene rapito da un gruppo di ribelli.
Ad aiutarlo nella costruzione del modello, Raza (Faran Tahir), il capo dei ribelli gli assegna Yinsen (Shaun Toub), un uomo che si rivela la vera chiave di volta della vita di Tony: non solo lo assiste nella costruzione di un’armatura ultratecnologica che lo farà fuggire, ma gli fa capire, in punto di morte, di non gettare al vento la sua vita e di utilizzarla per qualcosa di utile.
Tornato in patria, il ricco e solo uomo d’affari dichiarerà la chiusura dell’industrie, per mettere il suo genio a disposizione di opere a fin di bene (mentre nel frattempo creerà una nuova e più potente armatura, dotata di un cuore di energia superiore ad ogni aspettativa, che indossata lo trasforma in Iron Man). Dalla sua parte l’inseparabile segretaria Virginia Pepper Potts (Gwyneth Paltrow) e un ufficiale dell’esercito Jim Rhodes (Terrence Howard). Contro di lui, prima Raza, poi il suo socio d’affari Obadiah Stane (Jeff Bridges), che vuole continuare ad arricchirsi costruendo armi e che si approprierà del progetto dell’armatura per dominare il mondo (si fa per dire).

Tatami – Confronti & Contrasti

Chi di voi ha mai seguito una o più lezioni di judo, sa esattamente di cosa si parla quando si parla di “tatami”. E Tatami è proprio quello che dice di essere, un tatami, su cui si svolge una sfida. Quello che ho imparato dal judo è che in questa disciplina non ci si affronta, ma ci si confronta.

Nel programma, ideato da Stefano Coletta, Serena Bortone e Emanuela Imparato e condotto da Camila Raznovich ci si confronta con l’”avversario” e ci si confronta con noi stessi. Si cerca di arrivare a una conclusione, anche se temporanea, non legata alla sconfitta della controparte, ma di una parte sbagliata di noi stessi.

E’ questo il confronto che ci mostra Tatami, la nuova trasmissione in onda da Domenica 4 maggio su Rai3 alle 23:40. Sinceramente mentre la guardavo avevo più l’impressione superficiale ed erronea – mea culpa – di guardare La7 o Mtv.

I hate my 30’s: nuova serie su Mtv

La vita inizia a 30 anni! E’ il tipico adagio che ci accompagna ogni volta che il nostro iter esistenziale ci conduce mestamente a ridosso del traguardo di un nuovo decennio, capiterà ancora al giro di boa dei quaranta, per diventare poi un’eco lontana quando il bilancio della nostra vita si farà consistente.

Intanto però i dieci protagonisti di I Hate My 30’s, si trovano di fronte al dilemma di come superare indenni questa fase così importante della loro vita, avvertita dalla maggior parte della gioventù come un momento di svolta in cui mettere da parte i propri sogni, per poi lanciare uno sguardo al futuro con gli occhi della concretezza. La svolta dei 30, si trasforma in un trauma, perchè ci si rende conto d’essere cresciuti e soprattutto, difficile a credersi detto da un trentenne, invecchiati, sebbene ci sembra un termine esagerato e abusato da chi comunque ha ancora buona parte della propria vita davanti.

La divertente serie tv ha preso il via la scorsa domenica alle 23.30 su Mtv, per poi tornare in replica il lunedì alle 22.30. Si tratta di otto episodi da 30 minuti ciascuno trasmessi tra luglio e settembre dello scorso anno dal canale musicale americano VH1. I Hate My 30’s (Odio i miei 30 anni), racconta le vicende di dieci impiegati della stessa azienda, tutti attorno ai 30 anni appunto, impegnati in questa delicata fase della loro vita a esorcizzare le paure e a non chiudere comunque la porta all’adolescente che risiede in ognuno di loro.

Meet the mills: novità sullo spin-off di Beverly Hills 90210

Notizie certe, pettegolezzi, voci di corridoio: tutto questo circonda Meet the Mills, lo spin off più atteso del momento, la serie televisiva figlia della famosissima e fortunatissima Beverly Hills 90210.

Cerchiamo di conoscere meglio la futura serie diretta da Rob Thomas (supervisionata da Gabe Sachs e Jeff Judah), già scrittore di Dawson’s Creek nonché creatore di Veronica Mars, prodotta da The CW, la stessa che trasmette Gossip Girl.

La protagonista e la sua famiglia: l’attrice più volte accostata al ruolo di Annie Mills, la teenager studentessa di biologia, amante di teatro che si trasferisce dal Kansas (St. Louis) a Beverly Hills (con famiglia al seguito) è Hillary Duff, ma alla fine è arrivata la smentita ed è uscito il nome ufficiale, quello di Shenae Grimes (protagonista in Canada di Degrassi: The Next Generation). Il resto della famiglia sarà formata dalla madre Celia Mills, ex atleta olimpica, ora personal trainer, interpretata da Lori Loughlin (Summerland), dal padre Harry, il nuovo direttore del Bevery Hills High (alunno del West Beverly trasferitosi a St. Louis), dal fratello adottivo Dixon e la nonna alcolizzata Thabitha (Jessica Walter), ex star del cinema anni settanta (simile alla madre adottiva di Steve) vero motivo del trasferimento dei Mills.

Ascolti Tv: Sabato 3 Maggio – Stravince Ti lascio una canzone!

Anche oggi, vi racconteremo la televisione in numeri, attraverso i dati sugli ascolti ricavati dai comunicati stampa ufficiali Rai e Mediaset, dati che possono aiutarci a capire il gusto del pubblico (anche se ho i miei dubbi) e a valutare l’evoluzione dei palinsesti televisivi.

Vi voglio ricordare che la percentuale è riferita alla quota di mercato (share) riferita al target commerciale 15-64 anni, mentre il numero di spettatori è il numero riferito all’intera totalità dei telespettatori.

Ieri, il programma più seguito della giornata e quindi anche della prima serata è stato Ti lascio una canzone. La festa, su Rai1, che batte di quasi un milione di spettatori Gerry Scotti e La Corrida su Canale5 (che oggi approfondiamo in uno dei nostri post). Ora che Ti lascio una canzone ha guadagnato nettamente la leadership del sabato sera, il programma è concluso. Cosa si inventerà la Rai per non perdere il vantaggio acquisito dai talentuosi cantanti capitanati da Antonella Clerici? Nella lotta per la terza posizione come rete più seguita in prima serata, Rai3 con Ulisse il piacere della scoperta batte sorprendentemente Italia1 e la riproposizione del film Il Dottor Dolittle. Invariati gli ascolti di Senza Traccia su Rai2. Non comunicati dall’ufficio stampa Mediaset quelli de Lo specialista su Rete4.

La Corrida: fine di un mito?

Fino a qualche tempo fa avremmo messo la mano sul fuoco, rischiando lo spergiuro, sulla tenuta di una formula come quella de La Corrida-Dilettanti allo sbaraglio, capace di resistere all’usura del tempo, conservando una freschezza che solo le trasmissioni rodate e di un certo spessore sono in grado di mantenere.

Di fatto gli ultimi dati d’ascolto hanno messo seriamente a rischio le nostre certezze, ribaltando una teoria almeno in apparenza inattaccabile. Quel baluardo insormontabile che si proponeva di essere il programma scaturito dalla geniale mente di Corrado Mantoni, ha visibilmente cominciato a incrinarsi come una volta di cristallo intaccata dal suono di tante piccole ma efficaci ugole, quelle dei bambini di Ti Lascio Una Canzone su Raiuno, che ieri sera hanno dato l’ennesimo dispiacere al programma di Canale 5 (5.762 spettatori per la Clerici contro i 4.778 di Scotti)

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Il tris d’assi Scotti-Pregadio-Coppa, calato anche quest’anno da Mediaset sulla rete ammiraglia, non lasciava presagire certo un esito deludente per una trasmissione dai trascorsi cosi decorosi, forte degli encomiabili resoconti dell’audience, riferiti agli scorsi anni. Se ci mettiamo poi che il programma di Raiuno era partito senza i migliori auspici ma con il solo intento di fare a mala pena il solletico a quello di Gerry Scotti, la sorpresa diventa ancora maggiore.

Sportivu – 18 – Tennis a Roma, F1 in Turchia, Coppa Italia e… il Giro d’Italia!

Finalmente tanto sport in televisione: la prima settimana di Maggio, che si è aperta con il Gp di Cina di Motociclismo (dove ha trionfato Valentino Rossi), offre una vasta scelta di discipline da seguire, tutte in diretta e senza pagare.
Per gli amanti del calcio, oltre al ritorno delle semifinali di Coppa Italia, in diretta su Rai3, Eurosport propone gli Europei Under 17. La stessa emittente conclude il campionato del mondo di biliardo e inizia a trasmettere il torneo Wta di Berlino di Tennis. Tennis, ma al maschile lo si può vedere nel pomeriggio di Italia1, quando la seconda rete Mediaset trasmette il Master Series di Roma. Tornando ad Eurosport, il suo programma di dirette si conclude con la Boxe, la Canoa e il Rally.

Capitolo motori: La7 manderà in onda, nel weekend, la superpole della Superbike, mentre su Rai2 ci saranno le qualificazioni del Gp di Turchia di Formula1. Concludo con la nota più lieta: sabato ripartirà il Giro d’Italia (novantunesima edizione). Rai3 dedicherà alcuni spazi della giornata, oltre che per la diretta, per l’approfondimento con Si Gira alle 11.30, Tgiro alle 20 e Giro Notte all’1.30.

Fornelli in Piazza

Da sabato 3 Maggio, 11:40 su Rete4 Tutti in piazza con Davide Mengacci e con Eleonora Pedron, per un viaggio attraverso vari aspetti della cultura e della tradizione italiana.

I due conduttori sono esemplificativi degli aspetti principali della trasmissione, la tradizione e le persone, il tutto adagiato sulle bellissime immagini che descrivono i luoghi di cui si parla.

La prima puntata è ambientata niente meno che a Sorrento, laddove la natura fa da sfondo a un senso collettivo di civiltà fortemente radicato in ogni singola persona, e dove sembra di sentire nell’aria stessa le musiche tradizionali che fanno da colonna sonora al programma.